Viaggio nell'Italia insolita e misteriosa.
Aggiornamento: 3 ott
I “timbri” delle Panchine Giganti, un fenomeno nato a Clavesana
di Ivano Barbiero
Trentaduesima tappa del nostro viaggiatore che gira in lungo e in largo l'Italia alla ricerca dei suoi luoghi misteriosi, arcani.
Ed è proprio il caso di sottoscriverlo per questa puntata, dove Ivano Barbiero ci offre un posto di prima fila "comodamente" seduti sulle panchine giganti che stanno sorgendo ovunque nel nostro Paese, da nord al sud.
Moda, fenomeno, emulazione: c'è di tutto un po' in questa diffusione originata dall'idea di un designer americano, Chris Bangle.
La numero 100 si trova a Montelupo Albese, la 200esima è situata a Linguaglossa, in provincia di Catania, la numero 300 è a Magliano, nel Grossetano, mentre la numero 1 (la “Red Big Bench” alta due metri e larga quattro) si trova a Clavesana, borgata Gorrea, in provincia di Cuneo, dove tutto è cominciato, il primo agosto del 2010.
Stiamo parlando delle panchine giganti, che compaiono ormai da più una decina d’anni sempre più numerose sul nostro territorio, ma anche all’estero. Un fenomeno che è partito quasi in sordina da questo piccolo comune delle Langhe per merito di Chris Bangle (nella foto in alto), designer sessantottenne statunitense, attivo sino al 2009 nel settore delle automobili. Attualmente di panchine simili ce ne sono 350, mentre una settantina sono in fase di costruzione e altre presto si aggiungeranno.
Ciò che attrae, oltre alle grandi dimensioni di questi oggetti d’arredamento inusuali, sono anche i colori vivaci. Ogni colore è legato al territorio che le ospita. Ecco allora il blu del cielo, il viola della lavanda, il rosso del vino, il marrone delle nocciole, il violaceo del mosto, il giallo dei girasoli, l’arancio degli agrumi, il verde dei prati, il bianco della neve.
Chris Bangle è nato in una cittadina dell’Ohio di nome Ravenna. È entrato nel settore delle automobili nel 1981, quando è stato assunto dalla Opel, per poi affermarsi a livello internazionale in Fiat e Alfa Romeo, raggiungendo la completa maturità lavorativa in BMW, dove è diventato capo designer, realizzando tra l’altro la Serie 7, la Serie 5. e la Serie 3.
La domanda che sorge quasi spontanea è quale possa essere il nesso fra una maxi-panchina ed un’autovettura. Ma forse, pensiamo noi, è solo la voglia di continuare a divertirsi e far divertire e stupire.
“L’idea delle panchine fuori scala non è inedita, ma lo è il contesto”, spiega il designer americano, che qui, a Clavesana, si è trasferito a vivere con la moglie nel 2009. Bangle ha frequentato l’università del Wisconsin e proseguito gli studi all’Art Center College of Design di Pasadena, in California.
“Il cambio di prospettiva dato dalle dimensioni - dice ancora -, fa sentire chi vi siede come un bambino, capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio con uno sguardo nuovo. È una grande lezione nell’utilizzo dell’innovazione contestuale. Siamo così ossessionati dallo scoprire cose sempre nuove che spesso ci neghiamo l’interessante esperienza di sperimentare cose ben conosciute, ma in un contesto diverso”.
Nel corso degli ultimi quindici anni, altre panchine ufficiali sono state costruite in zone vicine e fuori dal Piemonte, senza fondi pubblici, solo grazie a sponsor privati. Chris Bangle che attualmente dirige la Chris Bangle Associates S.r.l., ha fornito gratuitamente disegni e indicazioni ai costruttori delle panchine, chiedendo come unica condizione che fossero poste in un punto panoramico, su un terreno accessibile al pubblico e che rispettassero lo spirito social con cui era nata la prima non istallazione privata, ma parte di un’esperienza collettiva che tutti possono condividere e sperimentare venendo in queste zone.
Come ulteriore puntualizzazione, occorre precisare che la Grande Panchina deve essere “isolata” e immersa nella natura.
“Le panchine vicino alle abitazioni hanno creato problemi di gestione - aggiunge Bangle - e quindi non le approviamo più. Le Big Bench non possono essere all’interno di parchi giochi o di aree bimbi e nemmeno vicino a luoghi di culto, cimiteri, ingombri tecnici quali casette Enel, acquedotti, eccetera. Devono inoltre essere lontane da strade, per evitare ogni tipo di pericolo per i visitatori e per chi vi transita”.
La vista non deve interessare piloni dell’alta tensione e/o pali telefonici o similari.
“Non è necessario dover arrivare in macchina alla Grande Panchina, se serve una piccola camminata per raggiungerla è molto meglio! L’importante è individuare una zona sufficientemente ampia per parcheggiare e farci capire che il percorso dal parcheggio alla Big Bench è sicuro”.
Infine, l’accesso alla panchina deve essere libero ed aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 senza recinzioni e cancelli.
Da segnalare anche che nel 2015 è nata l’Associazione Big Bench Community Project con lo scopo di promuovere le Panchine Giganti a Marchio registrato. Con il successo ottenuto ed il conseguente considerevole aumento del numero di Big Bench, l’Associazione è diventata nel 2021 una Fondazione. La presenza di una panchina gigante è sicuramente un modo per attirare turisti e far conoscere le peculiarità di un territorio, valorizzandolo ed incentivando il turismo, a vantaggio delle comunità locali ed anche delle realtà artigiane che vi operano.
Infine, è nato anche il fenomeno dei passaporti e dei timbri per dimostrare la visita a queste Grandi Panchine. Quasi fosse una sorta di pellegrinaggio profano. Un souvenir perfetto per ricordare una giornata speciale e per completare la collezione dei timbri che in tanti stanno facendo. Ciascun timbro riporta il logo delle Grandi Panchine ed il nome del paese in cui sono situate. Il passaporto della BBCP può essere un regalo simpatico e originale per gli amici e la famiglia. Per scoprire dove trovarlo e/o raccogliere i timbri, è sufficiente cercare i cartelli apposti nelle vicinanze di ogni Grande Panchina.
Note
[1] In:
https://www.laportadivetro.com/post/viaggio-nell-italia-insolita-e-misteriosa-24;
https://www.laportadivetro.com/post/viaggio-nell-italia-insolita-e-misteriosa-23;
https://www.laportadivetro.com/post/viaggio-nell-italia-insolita-e-misteriosa-21;
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