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Storia del Movimento5Stelle-14 Piattaforma Rousseau e l’eredità di Gianroberto Casaleggio

Aggiornamento: 2 feb


di Giorgio Bertola


Quattordicesima puntata della storia del Movimento 5 Stelle scritta da Giorgio Bertola, consigliere regionale del Piemonte (Gruppo misto-Europa Verde), uno dei fondatori di quest'esperienza a Torino, le cui vicende entrano a far parte della scena politica italiana nel 2009. Da questa settimana gli appuntamenti sono calendarizzati esclusivamente il venerdì.


@Tonino Dimarco

Il 17 luglio del 2015 viene lanciata la piattaforma Rousseau[1], destinata a completare l’offerta di strumenti di partecipazione online per gli iscritti al M5S. Le proposte di legge, secondo quanto previsto dai programmi del movimento già dal 2010, devono essere pubblicate online prima della loro approvazione e i cittadini devono poterle commentare[2]. Nasce così la sezione Lex, suddivisa per i vari livelli istituzionali, nella quale gli eletti del M5S devono pubblicare le loro proposte di legge prima di depositarle, e ricevere i commenti e le proposte di modifica da parte degli iscritti. Non solo, anche questi ultimi, con la funzione Lex Iscritti, hanno la possibilità di pubblicare le loro proposte, che periodicamente vengono votate. La funzione Sharing permette invece la condivisione tra eletti di atti elaborati nei consigli comunali e regionali. Troviamo inoltre una parte dedicata al fundraising, per raccogliere donazioni. La sezione Call to action permette di avviare campagne di cittadinanza attiva. Lo Scudo della rete si prefigge di fornire supporto legale ai rappresentanti del M5S che vengono querelati. In Rousseau c’è anche un abbozzo di scuola politica: la sezione E-learning contiene corsi online sul bilancio e sulle norme riguardanti gli enti locali. C’è infine la sezione Tirendiconto, che contiene tutti i dati sulle retribuzioni dei parlamentari e dei consiglieri regionali del M5S, e documenta loro “restituzioni”, vale a dire le erogazioni liberali effettuate con la parte della retribuzione alla quale obbligatoriamente rinunciano. Per ogni sezione della piattaforma ci sono uno o più referenti, scelti dai vertici del M5S tra i suoi rappresentanti.


Lo strumento per realizzare l'Utopia

Dal punto di vista tecnico, per lo sviluppo di Rousseau, come spiegato dai suoi gestori[3], vengono utilizzate tecnologie innovative adottate anche da altre piattaforme leader come AirBnB e Netflix, e implementate nelle varie riscritture del sistema. Rousseau è quindi lo strumento attraverso il quale si deve realizzare l’utopia di Gianroberto Casaleggio: non solo uno spazio per far esprimere gli iscritti su quesiti riguardanti temi di attualità politica o per far scegliere le persone destinate a rappresentare il M5S nelle istituzioni, ma un vero e proprio strumento di partecipazione, per «portare un movimento di cittadini al governo del paese utilizzando un’articolata infrastruttura digitale mai vista prima»[4]. Il debutto ufficiale di Rousseau avviene il 5 luglio del 2016, con la prima votazione sulle proposte di legge redatte dagli iscritti al M5S[5]. Da quel giorno all’11 febbraio del 2021, giorno in cui si è svolta la votazione sul sostegno al Governo Draghi[6], le consultazioni sulla piattaforma sono state 334[7]. Le votazioni più importanti e più partecipate sono quelle attraverso le quali viene scelto Di Maio come capo politico e quelle per il via libera ai governi sostenuti dal M5S.

La piattaforma viene presentata come l’ultimo “regalo” di Gianroberto Casaleggio al M5S. Poco prima della sua morte, avvenuta il 12 aprile 2016, viene costituita l’Associazione Rousseau. Il suo scopo, come recita l’art. 4 del suo Statuto[8], è quello di «promuovere lo sviluppo della democrazia digitale, nonché di coadiuvare il Movimento 5 Stelle» nelle attività e nei servizi necessari alla sua azione politica. Il nuovo soggetto segna il passaggio di consegne, per taluni assai controverso[9], degli strumenti di gestione delle attività del M5S dal suo cofondatore al figlio Davide. Il nuovo assetto segna anche la fine del blog di Grillo come voce ufficiale del M5S, sebbene già affiancata dal sito web della forza politica, il 25 aprile 2016 nasce il Blog delle Stelle[10].

La piattaforma Rousseau, ancor più delle esperienze promosse dal M5S che l’hanno preceduta, rappresenta senza dubbio una grande novità nel quadro politico italiano ed europeo. Nel 2021 ha conseguito il Digital Democracy Impact Award[11], assegnato dal Solonian Democracy Insititute di Dublino, un centro internazionale di ricerca che studia le organizzazioni che favoriscono lo sviluppo della cultura democratica. Ha permesso agli iscritti ad una forza politica nazionale di esprimersi su questioni fondamentali come la scelta dei candidati alle elezioni o il sostegno parlamentare ad un governo. Gli iscritti hanno avuto la possibilità di decidere anche la destinazione delle somme derivanti dalle autoriduzioni degli emolumenti degli eletti, sia a livello nazionale che a livello regionale. Ha introdotto nuovi strumenti di comunicazione e di collaborazione online tra i rappresentanti del M5S nelle istituzioni e la loro base elettorale, attraverso la possibilità di commentare e di proporre modifiche alle loro proposte di legge. Non v’è dubbio che anche altre forze politiche abbiano strumenti di coinvolgimento dei loro iscritti, ma è la prima volta che ciò si realizza per mezzo di una piattaforma informatica.

 

Note

[1] Cfr. ivi.

[2] Grillo, Beppe, A riveder le stelle, Milano, RCS Libri, 2010, p. 31.

[4] Sabatini, Enrica, Lady Rousseau, Piemme, Milano, 2022, p. 67.

[6] Cfr. cap. 1, par. 1.4.

[9] L’associazione, secondo quanto affermato da Davide Casaleggio, avrebbe dovuto rappresentare uno strumento temporaneo, in attesa dei passaggi necessari a costituire la Fondazione Gianroberto Casaleggio, coinvolgendo anche esponenti del M5S. La fondazione, invece, non vedrà mai la luce. Se ne parla in Biondo, Nicola, e Canestrari, Marco, Il sistema Casaleggio, Milano, Adriano Salani Editore, 2019, p. 18.

[10]https://www.ilblogdellestelle.it/2016/04/il_sogno_del_m5s_continua_nasce_lassociazione_rousseau_nonmolliamo.html, consultato il 13 gennaio 2023. Beppe Grillo riattiverà il suo blog solo nel 2018, con contenuti che non riguardano direttamente le attività del M5S.sa



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