Ultima ora: tregua tra Israele e la Jihad islamica

Conflitto sospeso tra Israele e la Jihad islamica. Ed è un sospiro di sollievo per le popolazioni civili devastate dall'ultimo braccio di ferro nella Striscia di Gaza e nella parte meridionale dei territori isreaeliani.[1] L'annuncio, nel giorno del 75° anniversario della nascita dello Stato di Israele[2] (singolare coincidenza), lo ha dato il leader dell'organizzazione terroristica della Jihad Islamica Zyad Al Nakhalah, che ha dichiarato "la fine di un altro round di conflitto con Israele, in cui abbiamo perso i nostri cari figli". Il cessate il fuoco è fragile, come il precedente di alcuni giorni fa, ma in vigore. Da più parti, però, si confida che per quanto fragile, la tregua possa dare slancio a una ripresa delle trattative informali. Intanto, le forze armate israeliane hanno aperto le strade adiacenti alla Striscia di Gaza per un graduale ritorno alla normalità.

Note

[1]https://www.laportadivetro.com/post/israele-incubo-razzi-10-mila-persone-evacuate-dai-confini-con-la-striscia-di-gaza; https://www.laportadivetro.com/post/netanyhau-israele-colpirà-chiunque-attenti-alla-sua-sicurezza; https://www.laportadivetro.com/post/iran-prova-a-coinvolgere-hamas-nello-scontro-con-netanyhau

[2]https://www.laportadivetro.com/post/l-editoriale-della-domenica-i-primi-75-anni-dello-stato-di-israele