I luoghi della memoria e della Resistenza al Polo del '900
- La Porta di Vetro
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Aggiornamento: 10 ore fa

La data è un rimando alla storia del Novecento e pietra miliare, con tutte le funeste conseguente successive, non soltanto per il nostro Paese: 24 maggio, ingresso nel 1915 dell'Italia nella Grande Guerra scoppiata il 28 luglio del 1914 tra l'Impero tedesco del Kaiser Guglielmo II e l'Impero austro-ungarico da una parte e le potenze dell'Intesa (Impero Britannico, Repubblica francese e Impero Russo) dall'altra.
Ma alle 10, all'Auditorium del Polo del '900, in piazza Franco Antonicelli sarà di scena la Resistenza in Piemonte: venti mesi di lotta contro il nazifascismo, con le sue voci e i suoi luoghi. L'appuntamento è organizzato dal Comitato Resistenza e Costituzione (di cui fa parte La Porta di Vetro) e dalla Rete tematica regionale della Guerra e della Resistenza e punta ad accelerare il confronto politico e non per la realizzazione del Museo “regionale” della Resistenza.
Si tratta di un progetto di grande respiro culturale che pone al centro la trasformazione del Museo Diffuso della Resistenza di Torino in “Museo del Piemonte”, cui assegnare un ruolo di regia e di coordinamento dei numerosi luoghi che custodiscono la memoria della lotta di Liberazione. Di qui la realizzazione di una struttura che veda protagonisti gli Istituti storici della Resistenza insieme con le Province e i Comuni finalizzata - è la proposta di Domenico Ravetti, vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione - a potenziare i luoghi della Memoria sotto il profilo culturale e turistico. Nello specifico si pensi ai sentieri partigiani e agli ecomusei e anche, sottolinea Ravetti, "al modo migliore per conservare e valorizzare archivi e raccolte private che in taluni casi rischiano di andare disperse".
In altri termini, uno sviluppo sinergico che passa anche dall'abbinamento dell’anima multimediale e immateriale dell’attuale Museo Diffuso di Torino, "con tutte le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, indispensabili per coinvolgere le generazioni più giovani, con l’anima materiale, che è quella che troviamo nei vari musei, case della Resistenza, memoriali e sacrali".
Agli interventi, tra cui quello di Valentino Castellani, sindaco di Torino dal 1993 al 2001, dei rappresentanti di Alpette (Torino), Benedicta (Alessandria), Borgo San Dalmazzo (Cuneo), Colle del Lys (Torino), Cumiana (Torino), Ornavasso (Vco), Paraloup (Cuneo), Pozzol Groppo (Alessandria), Rocchetta Ligure (Alessandria), Verbania Fondotoce (Vco), Vesime e Vinchio (Asti), seguirà la proiezione del cortometraggio vincitore della 43° edizione del “progetto Storia contemporanea” realizzato dagli studenti del Liceo Cavalieri di Verbania e dedicato alla figura della partigiana musicista e ministra della libera Repubblica dell’Ossola Gisella Floreanini.
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