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Alberto Trentini, da 188 giorni nelle carceri venezuelane


Le famiglie di cinque giovani non ancora maggiorenni, arrestati dopo le elezioni presidenziali del luglio scorso in Venezuela, hanno manifestato davanti alla sede dell'Unicef a Caracas, chiedendone l'immediato rilascio. I giovani sono accusati di terrorismo. La stessa accusa contestata al nostro connazionale Alberto Trentini, operatore umanitario di Venezia, arrestato lo scorso 15 novembre e da 188 giorni nel carcere di El Rodeo I, periferia estrema della capitale venezuelana. Una similitudine che indica nel primo caso l'arbitrarietà con cui il governo Maduro "risolve" le critiche politiche interne e nel secondo come scelga di premere a livello internazionale per riscuotere un credito sceso ai minimi storici dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio scorso e a pochi giorni dal voto legislativo che chiama nuovamente i venezuelani alle urne per eleggere l'Assemblea nazionale e i governatori dei 24 Stati.

E in tema di elezioni, si registra l'ennesimo intervento dalla Spagna, dove si è rifugiato per sfuggire all'arresto, di González Urrutia, candidato della principale coalizione di opposizione alle presidenziali di luglio che ha bollato quel voto come "una grande frode elettorale", per poi aggiungere che in Venezuela "le elezioni sono teatro, non democrazia". Un attacco su cui ha fatto leva da Madrid, dove è in corso il Forum del Gruppo Libertà e Democrazia, l'ex presidente colombiano Iván Duque, acerrimo nemico di Maduro. L'esponente conservatore è intervenuto con il duplice obiettivo di chiedere alla Corte penale internazionale (CPI) di agire immediatamente contro il presidente venezuelano che ritiene responsabile di aver commesso crimini contro l'umanità nel suo Paese e, a un tempo, di contrastare la linea politica del presidente colombiano ed esponente della sinistra, Gustavo Petro, che ha riallacciato le relazioni diplomatiche con il Venezuela. Relazioni tra Caracas e Bogotà che hanno però ricevuto una brusca interruzione per la decisione del ministro dell'Interno venezuelano di sospendere i voli commerciali tra i due paesi fino a lunedì prossimo, 26 maggio, cioè alla chiusura dei seggi, per timore di attentati.

In questo scenario così complesso, la drammatica vicenda di Alberto Trentini si riduce all'unica telefonata dal carcere di alcuni giorni fa intercorsa con i famigliari e le speranze di una ricucitura diplomatica nel massimo riserbo tra la Farnesina e il governo Maduro.



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