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Roberto Niccolai

Lisbona, 25 Aprile: la Rivoluzione dei Garofani compie cinquant'anni

di Roberto Niccolai

 


Il 25 aprile di quest’anno la Revoluçao de Cravos (la Rivoluzione dei Garofani) del 1974 compie cinquanta anni. Cinquant’anni da quella che può probabilmente considerarsi come una delle ultime, tentate, rivoluzioni del secolo scorso, generatrice di una sorta di ‘turismo rivoluzionario’ che coinvolse molti giovani, anche italiani, degli anni Settanta che si recarono immediatamente a Lisbona e che rappresentava la tanto auspicata rivoluzione in Europa. Quel cambiamento radicale giunto dopo altri entusiasmi, verso la Cina o il Cile troppo presto oggetto di crudele golpe nel 1973.


Fu una Rivoluzione, quella dei garofani, che rappresentò proprio l’ideale del cambiamento, che in quei giorni sembrava a portata di mano. Oggi, come cinquant’anni fa, il Portogallo rappresenta, in forme differenti, “un problema difficile”, come il titolo che venne dato alla vignetta di Joào Abel Mantra raffigurante i fondatori e i protagonisti della sinistra  internazionale – tra gli altri Marx, Lenin, Mao, Castro -  che si domandavano, davanti a una lavagna con la silhouette della cartina del Portogallo, dove si sarebbe diretto il Paese lusitano.

Il Portogallo è sopravvissuto al Memorandum imposto da Fmi, Bce e Ue, e ai conseguenti  programmi di stabilizzazione dei bilanci pubblici, alla modifica della Costituzione in direzione liberista, e si è anche parzialmente rialzato dopo otto anni a guida socialista, per qualche anno anche  con il sostegno del Blocco de Esquerda e dal Partito Comunista Portoghese. Oggi questo Portogallo si trova a una svolta. Il partito di  estrema destra Chega (“Basta”), con il suo 18% elettorale, non può governare e impedisce al blocco conservatore come ai differenti partiti di sinistra di costituire una maggioranza parlamentare.

"Un problema difficile" del quale però non sembrano risentire le molte iniziative e manifestazioni che sono state organizzate, in verità sin dagli anni precedenti, per ricordare l’iniziale colpo di stato ad opera del Movimento della Forze armate, il famoso FMA, poi divenuto rivoluzione con la partecipazione popolare. Un processo collettivo giunto grazie all’opportuno dono della signora Celeste Caerio, la donna che mise i fiori nelle canne dei fucili e anche di qualche cannone (come recitava una vecchia canzone italiana) che per la verità erano stati acquistati per l’inaugurazione di un ristorante prevista proprio per quel 25 aprile. Questo atto iconico fece diventare il garofano, anche oltre i confini  della Repubblica, il simbolo della Rivoluzione.


Mentre terminiamo di scrivere questo articolo, Lisbona ospita già da un giorno la Quarta Conferenza Internazionale contro le destre promossa dal Partito della Sinistra Europea, Transform Europe e il Blocco de Esquerda che, insieme, ricordano la rivoluzione portoghese sin dal titolo evocativo che rimanda alla Spagna: No Pasaran! E da ieri, 20 aprile, il Museo della Resistenza e della Libertà dell’Aliube apre per due giorni le proprie porte “Per  celebrare la rivoluzione  e la conquista della libertà!”. Il luogo, creato nel 2015, è dedicato alla memoria di lotta alla dittatura e alla resistenza a favore della libertà e della democrazia, e mira a colmare una lacuna nel tessuto museologico portoghese. Qui, oltre che con un’esposizione permanente, le due giornate saranno celebrate anche col suono e la danza di Batucadeiras das Olaias, Samba Sem Fronteiras, DIDI, Madre Strega, Celina da Piedade e Tropicaustica e con la partecipazione di Ins Vieira da Silva e Nuno Saraiva. 

 

Il calendario delle manifestazioni


Lunedì 22 aprile. Dalle 11 della mattina, presso il Mercado do Forno do Tijolo nel quartiere Arroios si svolgerà "I Dieci giorni che sconvolsero il Portogallo", una mostra organizzata dall’associazione Ephemera composta da documenti originali relativi agli avvenimenti dei primi dieci giorni di libertà in Portogallo. Il rilascio dei prigionieri politici, l'impatto internazionale della rivoluzione, le pubblicazioni nella stampa internazionale, sono i temi affrontati nella mostra; un viaggio che inizia il 25 aprile e terminerà il 4 maggio. Come sottolinea il curatore della mostra José Pacheco Pereira, "questa mostra aggiunge qualcosa alle informazioni esistenti sugli eventi del 25 aprile”.



Tra le molte altre iniziative sulla Rivoluzione dei Garofani spicca una mostra composta da 170 foto  di Eduardo Gageiro, visitabile fino al 5 maggio 2024 , presso il  Rondò Ro'o Nascente da Cordoaria. Nei fatti, le iniziative sono innumerevoli. Tra le moltissime che precedono il 25 aprile, si evidenzia, presso la Galeria Municipal Artur Bual, una mostra del fotoreporter Alfredo Cunha, mentre al Museo dell’Almada - Casa della Citade - viene proposta la mostra “25 aprile 1974, giovedì”, possono essere ammirate molte foto che ricordano i protagonisti della rivoluzione, oltre a una proiezione multimediale con musiche di Rodrigo Leono, realizzata da Miguel Brugo Rocha.

La regista Teresa Gafeira presenta infine A Sorte que We Had!, un pezzo scritto a più mani con musiche originali di Martim Sousa Tavares che verrà eseguito al Teatro Comunale di Joaquim Benite.

 

Mercoledì 24 aprile. Di grande rilievo la Festa al Terreiro do Pano (Praça do Comércio): dalle ore 22.00 le facciate di Terreiro do Pano saranno animate da videomapping, con fotografie di Alfredo Cunha e musiche di Rodrigo Leono, in collaborazione con la Commissione Commemorativa del 50esimo anniversario del 25 aprile. Nella notte del 24 poi, è in programma un concerto per A Idea of Future, che riunirà sul palco sei giovani attori, l’Orchestra Sinfonica di Lisbona, il Coro di Santo Amaro de Oeiras, il Coro della Scuola Artistica dell’Istituto Gregoriano di Lisbona e diversi solisti, in totale verranno proposte 180 canzoni. Con concezione e direzione artistica di Lus Varatojo, lo spettacolo, che include la proiezione di immagini e un momento piromusicale, promette sei storie narrate in prima persona, disegnando un ritratto del Portogallo di oggi.

Sempre alle ore 22 presso Praia da Liberdade salirà sul palco Dino D’Santiago insieme a Tristany, Virgul, la Generation Orchestra e la Batukadeiras Madame X. A mezzanotte, come in ogni festa che si rispetti, i fuochi artificiali illumineranno il cielo di Lisbona.

 

Giovedì 25 aprile. In mattinata sono previste le classiche commemorazioni ufficiali, mentre alle 15 i partiti della sinistra portoghese si ritroveranno per una grande festa popolare presso Praça Marquês de Pombal, nei pressi del Quartel do Carmo, in Largo do Carmo, proprio dove nel 1974 si trovava il quartier generale della Guarda Nacional Republicana e dove si era rifugiato il Primo Ministro Marcelo Caetano, ben presto costretto a consegnare il governo ad Antonio de Spinola, tra i militari  che ispirarono la Rivoluzione lusitana.

 

 

 

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