Tragedia di Ustica. La Procura di Roma alza bandiera bianca: 81 morti senza giustizia

La verità sulla tragedia di Ustica con i suoi 81 morti, tra cui 11 bambini? Può attendere... La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta. A quasi quarantacinque anni dall'inabissamento nelle acque del Tirreno, tra le isole di Ponza e di Ustica, del Dc9 della compagnia aerea Itavia, la verità ritorna nel limbo dei misteri che affastellano la storia d'Italia. I famigliari delle vittime, con in testa la presidente dell'Associazione che li rappresenta, Daria Bonfietti, hanno espresso la loro amarezza in un gamma di sensazioni che abbraccia lo sdegno e la tristezza, e hanno annunciato un presidio per domenica prossima a Bologna, dinanzi al Museo per la memoria di Ustica.
Da quel 27 giugno 1980, insabbiamenti, depistaggi, finti colpi scena ed eccessi di protagonismo, ingerenze di servizi segreti nazionali ed esteri, perizie e controperizie, occultamento dei tracciati radar, morti sospetti di militari, tesi contrapposte su cedimento strutturale dell'aereo, bomba interna, missile, battaglie aeree sul Tirreno con il presunto coinvolgimento di aerei francesi, statunitensi, libici, sono state le cifre ripetute e ossessive che hanno scandito la vicenda, passata al vaglio di più magistrati, in particolare quello del giudice istruttore Rosario Priore. L'esito, nella sostanza, è un vuoto assoluto che reclama giustizia. Né potrà essere di consolazione il deposito degli atti che racconta l'ennesimo scenario di guerra, che non rivela però nulla che vada oltre le ipotesi.
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