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Spiragli iraniani per gli ostaggi. Nuovi attacchi a basi americane


Il Ministro degli Esteri iraniano Hussein Amir Abdollahian ha affermato che i leader dell'ala militare di Hamas sono pronti a rilasciare i civili rapiti a Teheran. Non è stato però precisato se l'intenzione riguardi tutti i circa 200 ostaggi in mano all'organizzazione, o se si prefigura una sorta di rilascio a rate per contrattare con i mediatori, in primis il Qatar, il cessate il fuoco ed evitare l'ingresso delle forze israeliane a Gaza.

Amir-Abdollahian, un corso politico di vice ministro degli Esteri, si è sempre caratterizzato per il suo appoggio alla Siria e all'"Asse della resistenza" sostenuto dall'Iran in Medio Oriente, cioè a gruppi politici e militari da Hamas, Hezbollah, al-Hashd al-Shaabi in Iraq, Houthi nello Yemen che il regime degli ayatollah foraggia militarmente ed economicamente. Dai media, Hussein Amir Abdollahian è stato definito come il "soldato" di Qassem Suleimani, il potente comandante della Forza Quds iraniana, assassinato in un attacco di droni statunitensi nel gennaio 2020.[1]


Feriti 30 militari americani in attentati


Negli ultimi giorni l'amministrazione americana ha discusso della risposta americana agli attacchi contro le basi americane in Medio Oriente che hanno provocato finora il ferimento di circa 30 soldati americani. Il Pentagono avrebbe deciso di rispondere. Ma rimane ancora sospeso quando. L'opinione diffusa, ampiamente nota, per cui ci si ritrova a pensare che si tratti di una tattica dilatoria, sarebbe quella di ritardare l'invasione terrestre di Gaza da parte di Israele per non “innalzare il livello di tensione” nella Regione. Un calcolo che potrebbe fare anche riferimento tanto all'invasione, quanto alla possibilità di ricercare una soluzione diplomatica che trovi concorde Israele.

L'invasione arriverebbe dopo attacchi israeliani che il New York Times ha definito tra i più intensi di questo secolo. Gli obiettivi colpiti a Gaza, secondo le cifre fornite da Israele, sarebbero più di 7mila. E sempre il NYT ha diffuso un video fornito dalle autorità di Tel Aviv, in cui si vedono carri armati israeliani che si avventurano a Gaza "per preparare il campo di battaglia". Il raid farebbe parte dei preparativi per le "prossime fasi del combattimento".[2]






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