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Per una Torino più vicina ai cittadini: "Certo, ce la faremo"

Aggiornamento: 2 ore fa

La promessa del sindaco Lo Russo nell'incontro di fine d'anno

di Beppe Borgogno


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Il primo cittadino di Torino, questa mattina nel salone delle OGR per l’incontro di fine anno, ha parlato di una città che  il nuovo Piano Regolatore, prossimo all’approvazione, renderà più inclusiva, più innovativa, più vicina ai cittadini. Una città con un volto in gran parte rinnovato, perché nel 2026 si completeranno molti dei cantieri avviati negli anni scorsi, e in cui proseguirà con molti investimenti ed altrettanti interventi il lavoro per la riqualificazione e la rigenerazione delle periferie.

Forse proprio le periferie sono state le vere protagoniste di un incontro più breve ed asciutto dei precedenti, ma certamente denso di dati ed informazioni.

Colpisce innanzitutto un dato: la città ha speso e sta spendendo circa 306 milioni, secondo il sindaco pari alle spese olimpiche del 2006. Dalla linea 2 della metropolitana, alla riqualificazione di Corso Palermo e via Renato Martorelli, i 26 milioni per la riqualificazione di Aurora e Barriera di Milano, passando attraverso tanti interventi nei parchi e negli spazi pubblici: un quadro che ha permesso a Ricky Burdett, urbanista della London School of Economics, di tracciare un parallelo con i grandi interventi di Amburgo, Barcellona e Londra per recuperare le aree maggiormente deprivate di quelle città. Senza mai dimenticare però, è stato il suo suggerimento, che “occorre essere capaci di legare il vecchio con il nuovo, e lavorare, coinvolgendole, con le persone che abitano quei territori”. E anche che “la rigenerazione è una sfida in corso in tutte le grandi città europee, che sono volani della nostra economia e senza le quali non ci sono lavoro ed inclusione sociale”. Lo Russo ha poi ricordato le risorse massicce per l’edilizia residenziale pubblica, per mantenere vivi i mercati cittadini, per la manutenzione dello spazio pubblico.


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Tutto bene quindi? Per parlare della città e sentire opinioni e suggerimenti, nei mesi scorsi gli assessori sono andati ad incontrare gli studenti in diverse scuole cittadine. Da lì sono venute tante richieste che segnalano tante altre cose che la città dovrebbe fare. I futuri cittadini chiedono una migliore mobilità, più sviluppo digitale, più strutture ed occasioni per lo sport e la cultura. Proposte che si aggiungono al piano ambizioso che riguarda le periferie e il lavoro per una città più sicura ed insieme più inclusiva. Una sfida molto impegnativa, per la quale serve accelerare, nel tempo che rimane, prima della conclusione del mandato amministrativo.

Stefano Lo Russo è fiducioso,: "sono certo che ce la faremo”, è stata la sua conclusione.

Naturalmente questa è una speranza che merita di essere sostenuta.  Ma  probabilmente non sono inutili alcuni dei suggerimenti dei ragazzi delle scuole, due tra tutti: “La faccia di un luogo la fanno le persone se col tempo in quel luogo possono vivere meglio” e “Riqualificare vuol dire dare la possibilità di cambiare vita”. Vale la pena di ascoltarli.

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