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"Fermiamo l'odio e l'Italia riconosca lo Stato di Palestina"

Il Sinodo valdese sulla situazione in Medio Oriente


di Piera Egidi Bouchard

@A.V.G.
@A.V.G.

Due importanti ordini del giorno sono stati approvati ieri, 25 agosto, dal Sinodo valdese e metodista a larghissima maggioranza.[1] In essi “anche alla luce delle amicizie ebraico-cristiane e islamico-cristiane che da decenni vedono impegnate le chiese metodiste e valdesi” si denuncia “ogni forma di ideologia suprematista, si condannano le violenze di Hamas e le politiche del governo israeliano che hanno prodotto una situazione di apartheid nei Territori occupati e la devastazione della Striscia di Gaza.” Si chiede con forza di porre fine alla tragedia nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, all’occupazione dei Territori palestinesi, il cui popolo ha diritto all’autodeterminazione, di attuare la cessazione del fuoco, la fine dell’occupazione e la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e dei palestinesi detenuti senza processo nelle carceri israeliane. Il Sinodo chiede inoltre di appoggiare le azioni di boicottaggio di prodotti israeliani, contrastare e condannare le distorsioni del testo biblico attuato dal cosiddetto “sionismo cristiano”, “esprime vicinanza alle comunità cristiane di Palestina e sostiene i costruttori di pace e i dissidenti che scelgono la via della nonviolenza, in linea con le posizioni espresse anche dal Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e dalla Comunione mondiale delle Chiese riformate”.

Viene quindi dato preciso mandato alla Tavola valdese (cioè all’organo esecutivo) affinché chieda al governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina, interrompa la fornitura di armi e ogni sostegno alla politica dell’attuale governo israeliano; sostenga pienamente il Diritto internazionale e le istituzioni preposte alla sua tutela; favorisca l’apertura di corridoi umanitari e sanitari, anche con il contributo dei fondi dell’Otto per mille della Chiesa valdese- Unione delle Chiese metodiste e valdesi.”


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