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Alberto Trentini, 213 giorni nelle carceri venezuelane

Aggiornamento: 16 giu

Una camminata per esigere la liberazione di Alberto Trentini, persone che si stringono insieme per richiamare il governo Maduro a un comportamento rispettoso dei diritti umani. Questa la manifestazione a Mestre di oggi, 16 giugno, organizzata dagli amici dell'operatore umanitario veneziano di cui non si sa nulla dal 15 maggio scorso, dal giorno della sua telefonata dal carcere venezuelano di El Rodeo I ai famigliari. Pochi minuti per rassicurare e ridurre il dolore dei suoi affetti che nulla sapevano di lui dal 15 novembre, dal giorno del suo arresto. Da quel giorno, in Venezuela si consuma un lento e progressivo annullamento della dignità di un individuo di cui è responsabile il governo chavista che si dichiara di sinistra, che rivendica di essere un baluardo a difesa dei più deboli, di contrastare l'imperialismo yankee, di combattere il fascismo. Tutte battaglie che pur con il massimo dell'impegno non riusciamo a comprendere che cosa c'entrino con la detenzione di Alberto Trentini. Quindi è il momento di aprire quella porta. Non siamo al cinema e non temiamo sorprese...

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