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Insieme per l'ultima volta. La morte delle gemelle Kessler

  • Vice
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

di Vice

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Se ne sono andate insieme. In punta di piedi, come si conviene alle grandi ballerine, meravigliose artiste. E le gemelle Kessler, Alice ed Ellen, sono state tali per decenni: belle, slanciate ed eleganti, prime gambe chilometriche del piccolo schermo negli anni Sessanta in Italia, quando con le loro apparizioni contribuirono a far schizzare alle stelle pensieri... soffusi, e i programmi che oggi chiameremmo di prima serata: da Giardino d'inverno (1961) con l'orchestra diretta dal maestro Gorni Kramer e la presenza del grande Don Lurio, fino a Studio Uno, che nell'edizione del 1965 si apriva con la loro celebre "La notte è piccola per noi", musica e testo di Canfora , Castellano, Pipolo.

Un'altra Italia da cui pescano le generazioni di quell'epoca ogni qual volta sono afferrate dalla nostalgia, dal come eravamo e da come si sarebbe voluto continuare ad essere, magari rinunciando al colore, a favore di quel più modesto, sicuro e affidabile bianco e nero. E loro di quel bianco e nero erano fasciate con calze a rete che nascondevano, ma non negavano, restituendo ad ogni movimento il piacere della bellezza dei corpi.

La notte è piccola per noi, troppo piccolina c'è poco tempo per ballar e per cantar se il giorno è lungo da passar la notte vola.

Ieri, l'hanno cantata per l'ultima volta. E la loro notte è volata nella serenità di una scelta deliberata - permessa da uno Stato laico e dal volto umano, non condizionato da vergognose pastoie politiche - con il suicidio assistito nella loro casa di Grünwald, in Baviera. Un passaggio nell'aldilà pianificato, programmato, con indicazioni nei minimi particolari, dai beni lasciati ad un'organizzazione internazionale di medici al desiderio di essere cremate per riposare insieme alle ceneri della mamma e del loro cane.



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