Ravetti: "L'antifascismo non si nutre solo di parole, ma di fatti"
- La Porta di Vetro
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Il Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte e Presidente Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte (di cui fa parte la Porta di Vetro), il dem Domenico Ravetti, è intervenuto con nota da toni verosimilmente irritati per l'atteggiamento della Giunta di Alberto Cirio che non ha ancora versato agli Istituti storici della Resistenza piemontesi il contributo per il 2025 previsto dalla legge regionale 28/1980. Risorse che sono indispensabili, spiega Ravetti (qualora vi fosse ancora bisogno di una sottolineatura a poco più di un mese dalla fine dell'anno), per il funzionamento delle attività didattiche e di ricerca, oltre che per retribuire il personale.
"L’antifascismo non è solo una parola da spendere nelle commemorazioni ufficiali ma dovrebbe anche essere misurabile in atti amministrativi", è un suo ulteriore commento, riversando poi qualche oncia polemica nel ricordare che già lo scorso anno, in occasione del bilancio regionale, la discussione in aula aveva scongiurato un taglio del 10 per cento degli stanziamenti agli Istituti. Afferma ancora il Presidente Comitato Resistenza e Costituzione: "Evidentemente il ruolo di custodi della Memoria, che i nostri Istituti svolgono attraverso la conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico e bibliotecario, la ricerca storiografica e le iniziative con le scuole, non viene considerata particolarmente degna di attenzione da parte della Regione Piemonte, che forse pensa di aver esaurito i propri doveri antifascisti con lo stanziamento di un contributo straordinario per il Museo Diffuso della Resistenza di Torino".
Il contenzioso con la Giunta Cirio non sembra però che si esaurisca con le risorse in sospeso da destinare agli Istituti della Resistenza, perché dal Comitato arrivano altre critiche, sia per il mancato avvio dell’iter per la “regionalizzazione” del Museo della Resistenza di Torino, che dovrebbe offrire una prospettiva di futuro ai tanti luoghi della Memoria del nostro Piemonte, sia per il rifinanziamento della legge regionale 41/1985 sui monumenti partigiani. Evidentemente, operazioni contabili ancora "parcheggiate" nei libri mastri della Regione.













































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