Alberto Trentini, 211 giorni nelle carceri venezuelane
- La Porta di Vetro
- 14 giu
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La situazione rimane bloccata. Ed è sconcertante. Alberto Trentini continua ad essere un prigioniero-fantasma per chi lo trattiene in carcere da 211 giorni in Venezuela e per chi dovrebbe occuparsi della sua liberazione. L'avvocato della famiglia Trentini, Alessandra Ballerini, ha sollecitato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a pronunciare il nome di Alberto. Una richiesta legittima che cade però su un fondale nebuloso per l'assenza di relazioni diplomatiche ufficiali tra Italia e Venezuela che possano favorire il dialogo per una soluzione positiva all'assurda vicenda in cui si ritrova coinvolto il nostro connazionale.
In Venezuela, frattanto, è tempo di nuove elezioni amministrative, dopo quelle che si sono svolte a maggio per il rinnovo dei governatori delle 24 Regioni e i rappresentanti dell'Assemblea nazionale. Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, nel corso del Workshop 7T ha annunciato che oggi, 14 giugno, il segretario generale del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), Diosdado Cabello, darà i nomi dei 335 candidati del suo partito alle elezioni municipali. Come riferiscono le cronache, Maduro ha spiegato che dopo i processi di consultazione dal basso, di nomina, la rivoluzione bolivariana ha 335 candidati per i 335 comuni. Un risultato che si è realizzato, nella traduzione dallo spagnolo, "dopo l'analisi qualitativa, quantitativa e in perfetto coordinamento politico, spirituale e ideologico". Per liberare Trentini, si è quasi certi, al governo venezuelano basterebbe molto meno e qualche oncia in più di umanità.
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