Un raduno mondiale per una Chiesa plurale
di Luca Rolandi
Saranno 7600 provenienti da tutto il mondo al raduno mondiale delle Equipe Notre Dame a Torino all’Inalpi Arena dal 15 al 20 luglio. Ma chi sono le persone che aderiscono ad un movimento cattolico, libero, aperto, dialogante, conciliare nel quale si testimonia un di misericordia e apertura? Sono oltre 160 mila in tutto il mondo, nati in Francia per l’intuizione di un padre Henri Caffarel e di quattro coppie di amici.
Ripartire dal rapporto a due fondamentale per la costruzione di una famiglia. Un metodo preghiera, dialogo confronto, piccoli gruppi. Una comunità di chiesa nelle case, con persone con appartenenze diverse, estrazioni sociali diverse. All’inizio della sua avventura molto eurocentrico e elitario, nel tempo universale e assolutamente plurale. Saranno in molti che arriveranno dalle chiese di periferia quelle che Papa Francesco aveva identificato nel suo primo approccio “dai confini del mondo”. Saranno in alberghi di Torino della provincia ma anche oltre. Saranno anche in Città per conoscerla e farsi una conoscenza delle esperienze dei santi sociali e della Torino solidale.
Il tema richiama l’episodio del Vangelo dei discepoli di Emmaus (Luca 24:15.35) e sarà vissuto in giornate intense con la celebrazione eucaristica tutti giorni, momenti di meditazione, conferenze, incontri plenari e spettacoli.
Tra i relatori prevalente la componente femminile oltre al cardinale José Tolentino de Mendonça, la professoressa Marina Marcolini, la dottoressa Gabriella Gambino, Maria Clara Lucchetti Bingemer suor Nathalie Becquart e Elisabeth Saléon- Terras collaboratrice a Troussures per oltre vent’anni di padre Henri Caffarel, fondatore del Movimento.
Torino, città ricca di storia, cultura, tradizione sociale religiosa e laica, e la sua Chiesa locale viva e ricca di spiritualità, custode della S. Sindone, sono pronte a dare il benvenuto ed accogliere gli Equipiers. Durante il Raduno i partecipanti avranno l’opportunità di percorrere degli itinerari spirituali nei luoghi simbolo a Torino, Chieri e Castelnuovo Don Bosco per conoscere esperienze e tradizioni religiose ricche di santità nate e ancora oggi presenti in città e nel territorio piemontese.
Comments