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Un libro per voi: "Il volo dell'angelo"


E' un thriller il libro d'esordio di Cristina Bianconi, per anni magistrato presso la Procura del Tribunale di Torino, che sarà presentato domani, sabato 20 maggio, alle 17,30, al Salone internazionale del Libro. Edito per la collana Latitudini di Echos Edizioni, vivace casa editrice di Giaveno, "Il volo dell'angelo" dà l'impressione - si parva licet - di immergersi nelle atmosfere che furono di Piero Chiara, quelle della provincia italiana, in superficie "perfetta", ma venata da piccoli grandi segreti, bugie, furbizie, malignità. Ed è proprio una città di provincia a fare da sfondo alle maglie sempre più strette della trama, quando i suoi cittadini sono sconvolti dall'emergere di rapporti oscuri tra alcuni allievi e professori.

Protagonista è Nina Irenis, un pubblico ministero che ha preso possesso da poco della sua nuova sede di lavoro. Nina è una donna volitiva e tenace che non appena avverte qualcosa di inquietante, s'affretta ad indagare sugli strani comportamenti del sedicenne Pietro, allievo del liceo psicopedagogico della città, dopo che i genitori del ragazzo, palesemente in apprensione, denunciano fatti singolari, tra i quali la "Bibbia di Satana" tra i libri del figlio.

Ma l'inchiesta è connotata da incomprensioni e diffidenze anche all'interno della stessa Procura. L'unico che accetta di seguirla nell'indagine, che sin dalle prime battute rivela un ambiente ostile, è il maresciallo Dotti, che diviene il suo braccio destro. I due investigatori sospettano presto l'esistenza di una setta satanica che sembra operare anche all'interno della scuola con la compiacenza di alcuni docenti. Con l'aiuto di una psicologa esperta in simbologia esoterica e della Polizia Postale, che invia un agente sotto copertura, Nina approfondisce il caso di Pietro, e nello stesso tempo esamina i contorni del suicidio di Viola, studentessa sedicenne che frequentava lo stesso liceo, avvenuto alcuni anni prima. Circostanze misteriose hanno avvolto il suicidio di Viola, ma in città nessuno intende parlare di sette segrete. Le indagini di Nina sono ostacolate in tutti i modi, anche nell'ambito investigativo e giudiziario. La vicenda assume toni paradossali, quando la stessa Nina finirà sotto accusa e la storia subirà una svolta del tutto imprevista. L'autrice accompagna i lettori tra le pieghe del sistema legale, tra la complice indifferenza di una città di provincia tesa a mantenere una facciata di rispettabilità, e soprattutto tra le difficoltà dei giovani di nuova generazione di prendere atto che esistono situazioni di chiara manipolazione e violenza, anche se queste non emergono all'interno del contesto sociale.

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