Torino: scontri tra estremisti di destra e studenti all'Einstein

Nota di protesta del sindacato di polizia Silp Cgil

Sugli scontri avvenuti davanti al liceo Einstein di Torino, già teatro di tensioni in passato, tra gruppi di estrema destra e studenti di sinistra, durante i quali è intervenuta la polizia e un sedicenne è stato denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in una nota il sindacato di Polizia Silp-Cgil ha espresso la sua preoccupazione per l'ennesima riproposizione di violenza fisica a Torino. Per Tommaso Canelli e Nicola Rossiello, rispettivamente segretario provinciale e segretari regionale del Silp, "la cronaca di oggi parla chiaro: una provocazione di matrice definita ha trovato l'immediata risposta dei militanti di opposta visione, innescando una dinamica di conflitto che si rivela ogni volta un circolo vizioso dannoso per la scuola e la comunità. In mezzo a questa guerra di bandiere e muscoli, ci sono i lavoratori in divisa, unica barriera fisica tra due polarità che rifiutano il confronto civile. Non è accettabile che la Polizia debba intervenire per sanare una ferita che altri si ostinano a riaprire. Non siamo carne da cannone per dirimere guerre ideologiche. Cessi immediatamente l'uso della scuola come arena di scontro. La nostra funzione è garantire l'ordine, non tappare i buchi di una politica che non sa dialogare e che continua a scaricare il prezzo delle sue frustrazioni sui lavoratori di polizia".

Sull'episodio, innescato dalla distribuzione di volantini contro "la cultura maranza" (ad indicare i giovani immigrati) da parte di elementi di destra, la federazione cittadina di Gioventù Nazionale Torino ha precisato in un comunicato che "il volantinaggio all’Einstein è stato effettuato da giovani estranei alla Federazione".

A loro volta gli studenti del liceo Einstein hanno raggiunto in corteo piazza Castello e organizzato un presidio di protesta.