Secondo appuntamento con l'IA Se ne parla con Sergio Scamuzzi
- La Porta di Vetro
- 19 ore fa
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Gli incontri organizzati dalla Porta di Vetro

L’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo, e ancora di più lo cambierà nel prossimo futuro. Sta trasformando le nostre società e, in misura ancora più evidente, il nostro modo di produrre e lavorare. Dove ci porteranno questi cambiamenti? Stiamo costruendo un futuro migliore o peggiore? Questo dipenderà da come i cambiamenti saranno condotti, da come sapremo indirizzarli, in ultima istanza dai principi che saremo in grado di affermare. In altre parole, con l’intelligenza artificiale si dischiude un futuro di grandi possibilità e grandi pericoli.
A sette giorni dall'apertura del ciclo di incontri sull'IA promosso dalla Porta di Vetro, che ha visto Bruno Geraci, giornalista e scrittore, autore de L'Intelligenza Artificiale. Possibilità infinite. Rischi enormi, dialogare con Michele Ruggiero, lunedì prossimo, 24 novembre, sarà Sergio Scamuzzi, professore di sociologia economica dell’Università di Torino, insieme con Ferruccio Marengo, formatore, a introdurci in una dimensione più specifica sugli effetti che la nuova tecnologia potrà avere su occupazione e lavoro.
Tra le domande più cogenti, vi è quella sul rapporto tra introduzione dell’intelligenza artificiale e occupazione o, se vogliamo rovesciare i termini, quanta disoccupazione e di che tipo potrà generare già a breve termine. E se sì, quali misure potranno essere prese per contrastare gli effetti della mancanza di lavoro e del relativo impoverimento di parte della popolazione? E ancora: quali conseguenze avrà l’intelligenza artificiale sulle professioni attuali? Quali di queste sono destinate a scomparire e quali altre sopravviveranno? Quali conoscenze e competenze sono richieste ai ‘nuovi’ lavoratori? E inoltre: quali cambiamenti subiranno gli assetti organizzativi delle imprese e i sistemi di relazioni e potere che oggi li caratterizzano?
Quella che si prospetta è una grande sfida, che interessa non soltanto la produzione e il lavoro, ma la natura delle nostre società e gli equilibri economici e politici che in esse si sono sedimentati. L’intelligenza artificiale aumenterà o ridurrà le disuguaglianze economiche, sociali e culturali? Amplierà gli spazi di partecipazione o condurrà a un accentramento delle ricchezze e del potere? Molto dipenderà da noi, dalla nostra capacità di comprendere il cambiamento che ci sta investendo, di individuare i vantaggi e i pericoli che può portare e di agire insieme per accrescere i primi e contenere i secondi.
L'evento, come sempre, dalle 18 alle 20, presso la sala conferenze di SocialFare, in via Maria Vittoria 38.
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