L'appuntamento di stasera. Alle 21, ricordo di Fausto Amodei
- La Porta di Vetro
- 1 giorno fa
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All'Unione culturale di Torino

Anima e fondatore del gruppo dei Cantacronache, insieme con Michele Straniero, Giorgio De Maria, Margot, Emilio Jona, Sergio Liberovici, al quale collaborarono Italo Calvino, Umberto Eco e Franco Fortini, Fausto Amodei è morto a Torino, dov'era nato nel 1934, lo scorso 17 settembre. Con mirabile tempestività, quasi a non voler fare adagiare polvere sulla memoria, il repertorio di Fausto Amodei sarà ricordato stasera all'Unione Culturale di Torino, dal cantautore torinese Carlo Pestelli e dal contrabbassista Federico Bagnasco.
Indirettamente, Fausto Amodei ci offre l'occasione di ricordare anche un altro grande protagonista di una stagione indimenticabile della musica legata all'impegno politico, ma non solo, anche se con un ruolo diverso, quello di organizzatore: Luciano Casadei, scomparso il 14 novembre scorso, [1] cui la Porta di Vetro chiese un ritratto di Amodei nel giorno della sua morte. Riportiamo un passaggio che con poche pennellate descrive il prestigio, unito al fascino che emanavano i suoi testi, conquistato da Amodei tra i giovani dell'epoca, quella degli anni Sessanta:
"Lui, nell’ambiente della sinistra, era già un nome, faceva parte dei Cantacronache e divenne per tutti noi una vera icona, avendo scritto di getto la canzone Per i morti di Reggio Emilia, che cominciava cosi:
Compagno cittadino fratello partigiano teniamoci per mano in questi giorni tristi Di nuovo a Reggio Emilia di nuovo la` in Sicilia son morti dei compagni per mano dei fascisti. Di nuovo come un tempo sopra l'Italia intera Fischia il vento infuria la bufera."[2]
Note
[1] https://www.laportadivetro.com/post/si-è-spento-luciano-casadei-enfant-terrible-del-pci-torinese









































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