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Regione Piemonte: è scontro in Commissione bilancio per l'aumento dell'IRPEF

Aggiornamento: 30 lug

"La Giunta Cirio mette le mani nelle tasche dei cittadini", denunciano le opposizioni di Centro sinistra e Cinquestelle che rivendicano la legittimità delle loro azioni. E aggiungono: non chiamatelo ostruzionismo


di Rosanna Caraci


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Va in scena la prima azione di ostruzionismo in una commissione nella storia del Consiglio regionale del Piemonte. Se infatti c’erano state azioni di dura opposizione che si erano protratte tutta la notte in assemblea, mai era accaduto in una commissione. Motivo dell’interessante precedente è l’azione condotta in modo compatto dalle opposizioni alla giunta del presidente Alberto Cirio che ha annunciato l’aumento dell’IRPEF. Ma non si chiami “ostruzionismo” quello che invece porta con sé la proposta. Lo sottolineano i gruppi di Pd Cinquestelle, AVS, Stati Uniti d’Europa, che rimarcano come questo sia un aumento che taglierà le gambe a un’ampia fascia di piemontesi, quella che viene ancora definita “ceto medio”, sebbene da medio si senta sempre più povero, con un potere d’acquisto risicato e con una percezione di costante precarietà quotidiana.

Eppure è proprio di questi giorni l’annuncio della Giunta di PieMove, il protocollo per l’abbonamento trasporti gratuito per gli studenti universitari piemontesi siglato dalla Regione con i sindaci dei Comuni capoluogo, le università e le Fondazioni bancarie, nell’ottica della promozione del trasporto pubblico e della promozione dei nostri Atenei.

Con una mano si dà e con l’altra si toglie? Soprattutto ci si chiede a cosa debba servire l’aumento fino a 106 euro a carico di lavoratori e pensionati che il centrosinistra sta stigmatizzando, in quanto non ci sono progetti, né visione, ma solo un tentativo di gettare fumo negli occhi dei piemontesi.

E’ un fine luglio anomalo, dove in pochi giorni sul tavolo giunge un vero e proprio bombardamento di informazioni: PieMove, ma anche il Piano sociosanitario e quello per la qualità dell’aria. Secondo le opposizioni, possibile strategia di distrazione dal vero problema: l’aumento dell’IRPEF, che va in totale contrasto con le promesse elettorali del centrodestra che diceva, mai e poi mai avrebbe aumentato le tasse o messo le mani nelle tasche dei piemontesi.


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Domani, 31 luglio, il confronto riprende a Palazzo Lascaris

Invece, ecco il bollettino postale simbolico che verrà staccato dai piemontesi e riprodotto dal centrosinistra: un aumento di 106 euro in Irpef che dovrà contribuire al recupero di 150 milioni che al momento non si sa a cosa saranno destinati. La proposta alternativa che arriva dalle opposizioni, per recuperare disponibilità economica, è quella di portare l'aliquota IRAP al massimo previsto dalla legge per le grandi società dell'e-commerce e della logistica, dello +0,92% rispetto all'attuale 3,9%". Ma anche dal settore estrattivo e dell'acqua minerale, applicando le tariffe di due Regioni di centrodestra come Lombardia e Veneto.

Un ostruzionismo di proposta, dunque che porta contenuto, ma anche aneddoti di colore. E così, le scene, alle prime luci del secondo giorno di lotta, sono quelle più classiche conseguenti alle ore piccole a discutere gli emendamenti di merito all’assestamento di bilancio. C’è chi si è portato il termos del caffè e l’acqua con le maltodestrine; chi nonostante l’aria condizionata ha il ventaglio pronto per l’uso o chi, alle prime ore del mattino distribuisce biscotti alla nocciola. Il timer in sala Morando a Palazzo Lascaris è stato attivato nel pomeriggio di ieri, 29 luglio, al mattino non funzionava, e per tutto il giorno, la notte, e via di seguito anche oggi, mentre c’è chi si cambia d’abito o ha passato qualche ora a dormire in ufficio, per poi riprendere.

Il testo del Ddl 93 viene alla fine licenziato in tarda serata ed è pronto per andare in Aula, dove continuerà il confronto politico. Il Consiglio regionale è convocato per domani, 31 luglio, alle 14, e primo agosto.

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