Nubifragio su Bardonecchia, ritorna l'incubo dell'agosto 2023
- La Porta di Vetro
- 30 giu
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Una vittima per l'esondazione del rio Merdovine

Come in agosto di due anni fa, Bardonecchia rivive gli incubi di un'altra giornata drammatica per il maltempo che si trasforma in nubifragio e la conseguente esondazione del Rio Frejus che trascina una imponente massa di fango. La comunità valsusina si scopre fragile e deve aggiungere al bilancio dei danni materiali la morte di un uomo, travolto dalle acque del torrente rio Merdovine.
La Protezione civile d'intesa con il Comune ha l’allerta massima. La sindaca ha invitato i cittadini alla prudenza e a non avventurarsi fuori casa e a non usare l'auto. Peraltro autostrada e strada statale sono chiuse. Come informano le agenzie, la Sitaf, gestore della A32, ha chiuso per allagamenti gli svincoli autostradali, analogo provvedimento è stato preso dalla autorità per la strada statale 335 di Bardonecchia provvisoriamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni a Oulx, a causa di un allagamento.
Nell'agosto del 2023, il torrente aveva trascinato a valle enormi quantità di acqua e di fango, isolando la parte bassa della città, ma risparmiando i ponti, per quanto sommersi dall'acqua, e alcune abitazioni erano state evacuate soltanto a scopo precauzionale.
In una nota congiunta, Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, presidente nazionale Uncem si dicono accanto ai provvedimenti presi dalla Sindaca di Bardonecchia, "ancora una volta oggi impegnata con tutte le forze per difendere la comunità. Il dissesto si prevede con un buon allertamento e la decisione di far restare tutti in casa è giusta".
Per i vertici Uncem regionale e nazionale, che si uniscono alla comunità del paese e soprattutto ai famigliari della vittima, "la complessità della situazione riguarda tutti. Non solo Bardonecchia. Tutta la montagna è unita, è sodale, è vicina". Ma questa coesione attorno alla montagna e alle comunità e alle Amministrazioni, osservano ancora Colombero e Bussone, "è decisiva per capire le geografie e per investire bene le risorse che andranno sbloccate. Troppi, in Italia, 8 miliardi fermi per la tutela del territorio e la protezione dei versanti. Investire nel Piano di Adattamento ai Cambiamenti climatici è una ulteriore urgenza. Di stasera. Non si perda tempo. Bardonecchia ci guida".
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