Natale in casa Cupiello? No, uno sfratto per anziani invalidi
- Alberto Ballerino
- 15 ore fa
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Aggiornamento: 3 ore fa
Accade a Francavilla Bisio in provincia di Alessandria
di Alberto Ballerino

Storia commovente. Storia anche dei nostri tempi. Rischia di essere un Natale davvero triste per una famiglia di anziani invalidi di Francavilla Bisio in provincia di Alessandria: su di essa incombe l'incubo dello sfratto. Una vicenda che mostra come per tanti la vita non sia facile in un’Italia dove evidentemente l’assistenza verso i più deboli continua a presentare lacune gravi. Questo nucleo famigliare è composto da una donna di 88 anni con una pensione inferiore ai mille euro e dal figlio, cardiopatico e diabetico: la prima è invalida al 100% e il secondo al 75%. Nelle condizioni fisiche in cui sono, buttati in mezzo alla strada durante l’inverno, non si assicura loro certo la sopravvivenza.
Hanno sempre pagato, con regolarità, dal 2012, un affitto di 400 euro mensili, oltre alle utenze. Dal dicembre dello scorso anno non sono più stati in grado di farlo perché è morto il marito della donna, facendo venire meno una risorsa essenziale per sostenere le spese.
In loro favore si sta attivando il Comitato di Lotta per la Casa della provincia di Alessandria, che ha già incontrato i rappresentanti dei Comuni di Francavilla Bisio, Novi Ligure e Arquata Scrivia, per riuscire a prospettare una soluzione. L’ultimo è avvenuto con il primo cittadino del Comune in cui risiedono i due anziani: “Riteniamo che il primo compito delle istituzioni debba essere quello di occuparsi della salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini prima di pensare alla reputazione dei politici locali. Abbiamo dichiarato che continueremo a occuparci della questione, opponendoci con ogni mezzo necessario all'esecuzione dello sfratto e lottando per il passaggio diretto da casa a casa attraverso l'assegnazione di un alloggio popolare”.
L’amministrazione comunale in un suo comunicato informa di essersi attivata da tempo per sbloccare questa situazione: “Il Comune di Francavilla Bisio, nel mese di giugno veniva informato dal C.S.P., organo di tutti i comuni del Novese che si occupa delle pratiche per le questioni riguardanti le problematiche sociali, della delicata questione riguardante lo sfratto di due persone residenti nel nostro territorio. Il C.S.P. che aveva già in assistenza da diverso tempo il nucleo familiare, si è subito attivato, sempre con il supporto degli uffici comunali per quanto di competenza, sul possibile reperimento di case popolari nel Comune di Novi Ligure”.
Questo tentativo a Novi Ligure non è riuscito, allora si è cercato di trovare la soluzione ad Arquata Scrivia: “Non essendoci stata possibilità di un alloggio popolare a Novi Ligure e sempre in collaborazione con il C.S.P., nel mese di luglio 2025 si è attivata e concretamente adoperata per supportare la presentazione della domanda per il nuovo bando casa popolari di Arquata Scrivia, evidenziando tutto quello che era possibile e pertinente per fare in modo che il disagio sociale di questo nucleo famigliare venisse correttamente valutato anche al fine di ottenere in tempi rapidi l’assegnazione di una casa”.
Al momento sulla famiglia di Francavilla Bisio aleggia il timore dello sfratto natalizio che non può certo essere condiviso con il comune sentire di solidarietà dello spirito natalizio e cristiano, ma che purtroppo tanto ha in comune con il consumismo sempre più sfrenato dei nostri tempi.











































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