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L'occhio sul Piemonte... a cura della consigliera Monica Canalis

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Si può condividere o meno la collocazione politica della consigliera regionale del Pd Monica Canalis, ma non si può non riconoscerle il merito di informare con continuità i piemontesi, attraverso i social e in forma semplice e leggera, sullo stato di salute socio-economico del Piemonte, citando rigorosamente la fonte.

Noi stessi ammettiamo di avere sottovalutato il suo stile, forse proprio e perché sobrio, diretto, non accompagnato da spiegazioni e commenti. Con tutta probabilità, Monica Canalis ritiene i suoi corregionali, e non solo essi, in grado di controllare in prima persona i dati da fonti terze e indipendenti. Un punto di serietà che le va accreditato.

Da mesi, infatti, Monica Canalis, in passato consigliera comunale di Torino, produce immagini (a lato e pubblicate in basso) che fotografano, come detto sopra, la dimensione socio-economica del Piemonte messa a confronto con altre regioni di pari peso. Ora, l'incipit di presentazione di ogni argomento - "Il Piemonte deve cambiare" - non è politicamente neutro e non può che suonare come un giudizio personale netto sull'operato del governo di centro destra al potere in Regione. Tuttavia, in ragione dei numeri, il messaggio rimane ancora saldamente stabile sul crinale che divide l'informazione dalla propaganda e può favorire la verifica, e siamo i primi ad auspicarlo, sia delle iniziative correlate alla sua area d'appartenenza, cioè il Pd e i suoi colleghi a Palazzo Lascaris, dall'ultimo consigliere eletto alla capogruppo Gianna Pentenero, sia dell'attività della Giunta Cirio.


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Certo, occorre fare rinascere nei cittadini il piacere e il dovere civico di seguire la politica, ma per i rappresentanti democraticamente eletti è un compito, inteso anche in senso pedagogico, cui non si possono sottrarre. Ora, non sappiamo se siamo andati oltre le intenzioni di Monica Canalis, che tra l'altro ha ricevuto più di 10mila preferenze dai piemontesi, ma vogliamo provare a credere che il suo sia anche un modo per passare dall'io al noi, di cui si avverte l'assenza in politica. Le si deve comunque dare atto della volontà di raccontare con le sue "tessere" la realtà del Piemonte da più angoli di osservazione. E sono "tessere" che se raccolte al momento giusto potrebbero comporre un interessante puzzle cui si dovrà dare risposta, e non solo da parte di chi governa, perché nessuno si può considerare esente. Ovviamente, neppure Monica Casalis.

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