top of page
STEEME COMUNICATION snc

L’Italbasket va a Tokio, alle Olimpiadi dopo 17 anni

Epica battaglia sportiva. Epica riscossa di un movimento che sembrava essere figlio di un dio minore, dopo aver dato vita a pagine straordinarie di sport. Non accadeva dal 2004, dalle Olimpiadi di Atene, da quella medaglia d’argento che diede l’illusione dell’inizio di un nuovo ciclo, invece, era l’inizio di una serie infinita di delusioni. Ma stasera a Belgrado, nella finale per il pass a Tokio, la nazionale di basket ha battuto prima ancora che la Serbia per 102 a 95, ha messo in soffitta lo scetticismo che la circondava. E non lo si scrive senza una dose notevole di emozione per il rientro nel gotha della pallacanestro mondiale, nella più bella vetrina internazionale che soltanto i Giochi Olimpici sono in grado di assicurare.

L’esultanza di Polonara, 22 punti

A Tokio andrà una nazionale ricca di entusiasmo, un collettivo che ha saputo diventare vincente anche senza le sue “stelle”, i suoi Datome, i suoi Belinelli, che hanno dato forfait per usura fisica che sul parquet si traduce anche in stanchezza nervosa, e i Gallinari impegnati nelle finali Nba. In campo è scesa così la determinazione di voler costruire un miracolo azzurro che ha avuto i volti di Mannion, Fontecchio, Pajola, Vitali, Polonara, Melli, guidati da un inesauribile Meo Sacchetti, selezionatore azzurro che ritorna ad una Olimpiade dopo commissario tecnico, dopo essere stato uno dei protagonisti a quella di Mosca nel 1980 in cui l’Italia conquistò la sua prima delle due medaglie d’argento, sconfitta dalla Jugoslavia. Ed ora, si può ricominciare a bucare la retina con la giusta personalità di chi crede che nessun traguardo gli debba essere precluso.

0 visualizzazioni0 commenti

Comentários