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Detto in pochissime parole... Cortigiana? Reazioni polemiche per distrarre il popolino

di Indiscreto controcorrente

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"Cortigiana", e fu l'inizio del diluvio. Mediatico. Ora, per quella parola pronunciata all'interno di un ragionamento politico, Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, si ritrova sotto il fuoco incrociato della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che indirettamente l'accusa di averla etichettata come una signora di facili costumi e dei suoi alleati. Clamorosa, voluta e ipocrita montatura, nella cornice di un attacco sessista con le tonalità del biasimo esasperato sul malcapitato Landini? Sì e no.

Lo è nella misura di chi specula sul termine "cortigiana", che in quel contesto politico equivale non certo a indicare una "favorita" (nell'immagine Madame de Pompadour, una delle più note) come ai tempi di Luigi XV, ma chi si dimostra incline a servire acriticamente - per usare un eufemismo - il potente di turno; in questo caso, a rimorchio del presidente americano Donald Trump.

Ma non lo è, una ipocrita montatura, poiché riflette esattamente il profilo di personalità della Presidente del Consiglio, che alla difesa privilegia sempre l'attacco diretto e frontale. Infatti, il suo furore iconoclasta è sempre sincero verso chi non sopporta - Landini a buon diritto appartiene a questa categoria - non prevede montature, ma la semplice monta della sua rabbia epidermica. Quindi, la radice comune delle parole - monta e montatura - non deve trarre in inganno. Anche perché la stessa Presidente del Consiglio non ha nascosto in altre circostanze, al pari dell'entourage di destra che la sostiene, di avere del sessismo e delle donne colpite ben altre cognizioni.

Detto in pochissime parole: Giorgia Meloni ha colto da par suo, cioè al meglio, le va riconosciuto, l'opportunità dell'ennesima distrazione di massa a favore di microfoni e telecamere. Diversivo a costo zero con un ritorno immediato di quell'immagine di vittima che cavalca con estrema destrezza e, soprattutto, naturalezza. Nel mondo del lavoro, però, le donne continuano a lottare per guadagnarsi quella parità che nella maggioranza dei casi viene loro negata. Ecco le vere vittime.


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