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“Crisi calcio: che cosa propone concretamente Valentina Vezzali?”

Aggiornamento: 22 set 2022

di Mirko Ferretti


Ieri, ospite della nota trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora” di Radio1 Rai, la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali, pluricampionessa di scherma, non ha risparmiato le sue critiche, che sono portato a giudicare costruttive, al mondo del calcio. Ed è ritornata, come molti di noi, che sono vissuti nel calcio professionistico e non a più livelli, ha spezzato una lancia in favore dei vivai, vero punto dolente dell’organizzazione che si ritrova a meditare su due eliminazione consecutive dai Campionati del Mondo. A chi le chiedeva se fosse una questione legata allo ius soli, Valentina Vezzali ha ribadito che si tratta di una questione di sistema che investe le componenti dello sport chiamate a dialogare. La sortita sui destini della nazionale di calcio e del settore più in generale da parte del sottosegretario allo sport non è estemporanea. Anzi, ci sono più precedenti. Sono mesi che Valentina Vezzali batte su questo tasto.

A fine gennaio scorso, era stata perentoria e severa con il mondo del calcio che sollecitava aiuti economici da parte dello Stato per ripianare le perdite dovute alla pandemia. “Prima avvii le riforme e riveda il suo sistema”, aveva replicato Valentina Vezzali, ricordando che sport e calcio non devono dimenticare che “la crisi è antecedente al Covid”, che non si possono solo invocare aiuti di Stato, che “c’è bisogno che anche il calcio cominci a correre”.


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