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Alberto Trentini, 215 giorni nelle carceri venezuelane

Aggiornamento: 18 giu


C'è una donna italiana che potrebbe incrociare i destini di Alberto Trentini e sbloccarne la reclusione che si protrae dal 15 novembre scorso in un carcere nei pressi di Caracas. Si tratta della ex modella italiana Camilla Fabri, nuova presidente della 'Misión vuelta a la patria' (Missione torna in patria), come informa l'Ansa. "Mision" è un programma governativo che offre assistenza alle migliaia centinaia di migranti venezuelani espulsi dagli Stati Uniti, dopo l'accordo il presidente Maduro l'amministrazione americana.

Trent'anni, romana, nel 2022 Camilla Fabri ha fatto parte della delegazione chavista per liberare il marito Alex Saab, di origine libanese con passaporto colombiano, fino al 2023 in carcere a Miami per per presunto riciclaggio internazionale di denaro a favore di Maduro, quando è entrato in uno scambio di prigionieri tra il Venezuela e l'amministrazione Biden.

Nel 2019, Camilla Fabri era stata messa nel mirino della giustizia italiana con l'accusa di riciclaggio di denaro (50 milioni di euro). Indagata, ma latitante, la Procura di Roma le ha sequestrato un lussuoso appartamento a Roma del valore di 4,7 milioni di euro e altri beni e opere d'arte per alcuni milioni di euro. Su quella vicenda, l'ex modella, ha sempre sostenuto di essere vittima di una persecuzione politica finalizzata a cercare prove a carico del marito, arrestato a Capo Verde nel 2020, poi estradato negli Stati Uniti. Sul finanziere colombianoil giornalista Gerardo Reyes ha scritto il libro Alex Saab: la verità sull'uomo d'affari diventato miliardario all'ombra di Nicolás Maduro. Ora, sotto i riflettori della politica c'è lei, il cui ruolo è riassunto in una nota dal governo venezuelano che la descrive impegnata nella difesa e protezione dei diritti fondamentali, il cui contributo è rivolto all'assistenza dei migranti connazionali colpiti dalle politiche xenofobe delle autorità degli Stati Uniti e di El Salvador.

Tra la "difesa e protezione dei diritti fondamentali" del Venezuela, naturalmente c'è anche quello della condizione dei reclusi. E Alberto Trentini è uno di questi. Ma non sappiamo a quale categoria appartenga, perché se fosse stato inserito tra i prigionieri politici, Trentini sarebbe uno dei 932 censiti lunedì scorso dalla ONG Foro Penal, 6 in più rispetto all'ultimo "censimento" di giovedì 12 giugno. E sarebbe uno dei 781 in carcere in attesa di processo. Secondo Foro Penal, organizzazione per i diritti umani, 837 prigionieri sono uomini e 95 donne, di cui 763 civili, 169 militari e 82 con doppia nazionalità, quattro i minori. Una sintesi del rapporto è pubblicato sul quotidiano on line La Verdad che sottolinea anche l'inquietante e ultima denuncia di Foro Penal: rimane ancora sconosciuto il luogo di detenzione di 49 persone.

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