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Alberto Trentini, 201 giorni nelle carceri venezuelane


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Sono 922 i detenuti politici in Venezuela. Nel suo consueto aggiornamento, l'Ong Forum Penale ha rivelato che la cifra complessiva è composta da 831 uomini, 96 donne, di cui 922 adulti e cinque adolescenti di età compresa tra i 14 e i 17 anni. In un ulteriore distinguo, Forum Penale denuncia che la maggior parte dei reclusi, tra cui 758 civili e 169 militari, è stata catturata dopo le elezioni presidenziali del luglio 2024. Sempre secondo l'Ong venezuelana, dal 2014 ad oggi si sono registrati in Venezuela 18.409 casi come "detenzioni politiche".

Non stupisce, quindi, l'intervento di Lorent Saleh a sostegno di Alberto Trentini, al suo 201° giorno di reclusione nel carcere di El Rodeo I, alla periferia di Caracas. Intervistato dal quotidiano Il Nordest, l'attivista trentasettenne per i diritti umani venezuelano, in esilio dal 2018 in Spagna, premio Sakharov istituito dal Parlamento europeo, ha dichiarato che la prigionia di Alberto Trentini è assolutamente ingiusta ed è necessario mettere in campo tutte le possibili iniziative per favorirne il rilascio. Lorent Saleh, che il 15 giugno inaugurerà nella sede del Lido del Global Campus of Human Rights la nuova edizione della Venice School for Human Rights Defenders, ha aggiunto che "l'opinione pubblica deve rendere visibile il caso e non lasciarlo cadere nel dimenticatoio. Dobbiamo mobilitare le persone per attivare forti proteste che costringano i governi ad agire immediatamente. In Italia ci sono interessi economici legati alla dittatura e alle sue reti; il governo italiano ha i mezzi per fare pressione, ma noi dobbiamo agire come una società indignata che chiede la sua liberazione".

Intanto, secondo i docenti dell'Università Centrale del Venezuela (UCV), la situazione economica del Paese è sempre più drammatica e compromessa dalla crisi delle retribuzioni. Per l'istituzione accademica il Venezuela è prossima al baratro. Di qui l'esortazione al governo Maduro ad aprire "con un senso di massima urgenza" una discussione sulla rivalutazione di salari e stipendi. La dichiarazione, ripresa da alcuni quotidiani venezuelani, è firmata dal rettore Víctor Rago Albujas ed è stata diffusa dall'Associazione degli insegnanti dell'UCV sul social network X. Nel documento, si sottolinea che l'attuale salario minimo di130 bolivar (equivalente a 1,33 dollari USA al tasso ufficiale) non assegna un giusto valore al lavoro né garantisce una qualità di vita decente.


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