Un libro per voi: "Brasile Globale"
- La Porta di Vetro
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 3 min
Economia e Politica da Lula a Lula

Nel corso degli ultimi decenni, periodicamente, la politica e la cronaca brasiliana hanno occupato le pagine dei nostri giornali, lasciandoci spesso con più domande che risposte. Un ex operaio metalmeccanico, dichiaratamente socialista, potrebbe diventare presidente… e ora? Il Brasile continua a crescere, nonostante la crisi internazionale, perché? I cittadini protestano contro il mondiale, ma il Brasile non era la patria del calcio? Dilma Rousseff è stata condannata, è un colpo di stato? Com’è possibile che i brasiliani votino per Jair Bolsonaro, un parà con "tendenze" golpiste?
Queste sono solo alcune delle domande, tra molte altre, a cui risponde l’ultimo libro di Jacopo Bottacchi e Dario Clemente, "Brasile globale", sottotitolo "Economia e politica, da Lula a Lula, per i tipi Meltemi Editore, all’interno della collana “Democrazie e Conflitti”.
Andato in stampa nel 40° anniversario del ritorno della democrazia in Brasile, ed esattamente ad un anno di distanza dalle elezioni presidenziali del 2026, Brasile Globale offre un’analisi approfondita e aggiornata su come il paese latino-americano abbia ridefinito il proprio orientamento politico ed economico, ripercorrendo gli ultimi 25 anni della sua storia, concentrandosi non solo sulla politica interna ma anche sulla sua “riscoperta” da parte del resto del mondo, sorpreso dalla sua inedita trasformazione in un attore globale. Sorpresa fino a un certo punto per il "gigante" sudamericano che ha una superficie di 8 514 877 kmq, il più vasto dell'America Latina, il terzo del Continente Americano, il quinto del mondo, e che conta una popolazione di oltre 220 milioni di abitanti.
Partendo dal presupposto, come suggerisce il titolo, che economia e politica sono sempre e comunque intrecciate, il volume non si rivolge solo a studiosi ed esperti, ma anzi è pensato soprattutto per coloro che sono interessati a sapere qualcosa di più di un paese dalle dimensioni continentali, del quale tuttavia conosciamo troppo poco, al di là del binomio calcio e carnevale. Salvo ritrovarci di colpo proiettati in una dimensione criminogena, di cui non si riesce a comprendere il perimetro della giustizia, dopo il raid anti-narcos dell'altra notte in una favelas di Rio de Janiero che ha provocato (ultimo aggiornamento, secondo fonti di agenzia) 138 morti, tra cui quattro poliziotti dei 2.500 che hanno preso parte all'operazione.
Per ritornare alla pubblicazione, vi è da osservare piacevolmente l’approccio analitico rigoroso che fa da contraltare uno stile di scrittura semplice e asciutto, con un tono “leggero”: si alternano così racconto, cronaca e analisi, accompagnate da immagini - vere o figurate - provenienti dalla cultura pop, che spesso ricadono ingiustamente in secondo o terzo piano e che invece sono centrali per comprendere le radici profonde della politica nazionale e internazionale.
Brasile Globale, infine, si inserisce in un dibattito familiare anche al pubblico italiano: quello sullo stato di salute, cagionevole, della democrazia. Una riflessione particolarmente importante oggi, a seguito della condanna di Jair Bolsonaro, delle costanti ingerenze statunitensi, certificate dai dazi dichiaratamente politici di Trump, e dell'annuncio di una nuova candidatura di Lula nel 2026.
Gli autori
Jacopo Bottacchi è dottore di ricerca in Scienze politiche e sociali all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna ed è stato ricercatore in Storia dell’America Latina presso l’Università degli Studi di Torino. Attualmente ricercatore indipendente, si è occupato soprattutto di storia politico-istituzionale brasiliana tra XX e XXI secolo e sulle disuguaglianze in America Latina, con particolare attenzione alle loro radici e alle politiche pubbliche per la loro riduzione.
Dario Clemente vive in Argentina, dove è ricercatore presso il CONICET e professore all’Universidad Nacional de San Martín e all’Universidad de Buenos Aires. La sua ricerca si focalizza sull’inserzione del Sudamerica nell’economia mondiale, con una prospettiva di economia politica internazionale, coniugando la rivisitazione critica della teoria della dipendenza con la valorizzazione della ricca tradizione gramsciana latinoamericana.











































Commenti