Torino-Genova-Roma in Frecciarossa, ma di rapido c'è soltanto l'aumento delle tariffe
- La Porta di Vetro
- 11 ago
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Una genialata, anche se per qualcuno è soltanto una furbata. All'italiana, però. Il che, per alcuni versi, quando si tratta di fantasia italica, tale da riportarci ai mitici film "Matrimonio all'italiana" e "Divorzio all'italiana", già di per sé potrebbe valere il prezzo del biglietto. Che nel caso specifico non è una metafora, perché corrisponde al costo del biglietto - rigorosamente aumentato - che i viaggiatori dovranno sborsare per la tratta Torino-Genova-Roma, dal 25 agosto sui binari con la livrea di Frecciarossa, anziché Frecciabianca. In altre parole, con il cambio di colore della Freccia, Trenitalia si assicurerà maggiori ricavi a parità di tempo di percorrenza, cioè le solite sette ore, giustificati dall'aumentato confort dei treni. Insomma, al netto della genialata, sembra più una pugnalata per le tasche dell'utenza, in particolare dei pendolari.
L'accusa è in una nota delle consigliere regionali del Piemonte Gianna Pentenero e Nadia Conticelli, la prima capogruppo del Pd, l'altra vicepresidente Pd della Commissione trasporti, entrambe fresche reduci da combattute sedute a Palazzo Lascaris per contrastare gli aumenti vari, tra cui l'Irpef, che hanno caratterizzato la politica fiscale della Giunta Cirio nelle ultime settimane. Giunta che ritorna nel mirino delle opposizioni, anche se indirettamente. Secondo Pentenero e Conticelli, infatti, se è inaccettabile che Trenitalia faccia passare per miglioramento un semplice cambio di marchio, tra l'altro cassando alcune facilitazioni per la clientela (Carta Tutto Treno, finora valida per il Frecciabianca), è altrettanto inaccettabile e discutibile che l'esecutivo regionale si sia limitato ad accogliere "con favore" il cambiamento, trascurando il dovere di difendere i diritti dei cittadini da rincari ingiustificati. In proposito, Pentenero e Conticelli hanno assicurato che presenteranno un’interrogazione in Consiglio regionale per fare chiarezza sul tema e, soprattutto, sulla posizione della Giunta regionale, che secondo le solite malelingue guarderebbe con aperto favore in nome della par condicio all'introduzione in linea di una nuova Freccia, stavolta nera, magari accompagnata dalla colonna sonora che fu del fortunatissimo sceneggiato omonimo di fine anni Sessanta: “Sibila il vento, la notte si appresta e la cupa foresta minacciosa si fa!”.
I viaggiatori sono avvertiti.













































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