Stellantis non convince i sindacati. Confermato lo sciopero del 12 aprile a Torino
Aggiornamento: 10 nov
Lo sciopero del 12 aprile a Torino rimane nell'agenda dei sindacati insoddisfatti, per usare un eufemismo, delle risposte aziendali ricevute oggi all'incontro presso il Ministero del Made in Italy a Roma. In una dichiarazione, il segretario della Fiom-Cgil Samuele Lodi ha definito imbarazzanti le posizioni di Stellantis al tavolo congiunto che ha esaminato la situazione negli stabilimenti torinesi, presenti le istituzioni regionali. Sulla stessa lunghezza d'onda si è a sua volta espresso il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano, preoccupato per il destino occupazionale con i soli modelli 500 elettrica e Maserati. Per Torino, hanno sostenuto Gianluca Ficco e Luigi Paone, rispettivamente segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto e segretario generale della Uilm torinese, è indispensabile la linea di una nuova vettura per compensare l'esaurimento della produzione Maserati a Mirafiori e le difficoltà di mercato della Fiat 500 elettrica. Del resto, sottolineano Ficco e Paone, la futura Maserati Quattroporte elettrica, che Stellantis conferma a Mirafiori, "partirà fra molti anni; quanto alle altre recenti iniziative industriali, come la economia circolare o la fabbrica del cambio ibrido, sicuramente offrono nuove occasioni apprezzabili di lavoro, ma da sole non sono sufficienti ad un rilancio di Torino". Allo stesso tempo, appare fondamentale un'azione di riorganizzazione degli enti di ricerca e di staff, per evitare - ed è la preoccupazione maggiore dei sindacati - "un depauperamento di professionalità preziose", e una strategia governativa per le imprese dell'indotto.
La settimana prossima è stato annunciato dal ministro Adolfo Urso un nuovo incontro a Torino con il gruppo Stellantis che oggi ha reclamato, attraverso Davide Mele, Responsabile Corporate Affairs di Stellantis in Italia, una maggiore rapidità e incisività nella politica degli incentivi.
I
Comments