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L’oro di Roma ritorni a Roma

  • Galeno
  • 5 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

di Galeno

 

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Le brave studentesse e i bravi studenti di medicina che, per riconoscenza e anche per convenienza – qualche consiglio giusto so ancora darlo, ad esempio che non esiste la malattia, ma la persona ammalata, anzi prima di tutto la persona – mi hanno segnalato che un loro amico attempatello, tale Pietro Terna, sta straparlando o strascrivendo di oro da riportare a casa.

Attraverso quel misterioso arnese che si chiama WhatsApp, paginam diarii ad me miserunt.[1] Mi hanno chiesto se ha ragione l’amico, e gli altri che scrivono con lui, ad affermare che «sia compito di un governo responsabile riportare in Patria l’oro attualmente stoccato negli Usa». Ci sono tante parole che non capisco in quella frase, ma il senso generale è chiaro: il vostro paese ha molto oro e in parte lo conserva lontano della capitale, in un posto che si chiama Usa.

Anche l'antica Roma aveva grandi riserve di oro, accumulate per ragioni strategiche ed economiche. Serviva per pagare le legioni, finanziare campagne militari e mantenere la lealtà dell'esercito. Era essenziale anche per corrompere nemici e sigillare alleanze. Non capisco bene quale di quelle finalità vi interessi, forse nessuna. Nel mio II Secolo le riserve erano distribuite non solo a Roma, ma anche in centri chiave come Lione, Antiochia e Alessandria. Permetteva di agire rapidamente in punti lontani dell’impero. Ma ora il centro del mondo non sta a Roma, ma in un posto che non so dove sia. Mi dicono che si chiama Mar-a-Lago.

Che cosa se ne fanno Terna e suoi amici di quell’oro? Vogliono imitare un governatore delle Gallie, un certo De Gaulle, che nel XX Secolo si è fatto mandare molte navi piene di oro da un certo Nixon? No, quella è un’altra storia, c’entravano proprio i sesterzi da tenere di riserva nelle casse dello Stato. E allora? Uno degli studenti di medicina ha chiesto direttamente a Terna che, per quel che lo riguarda, ha dato una spiegazione molto semplice: obbligare l’imperatrice Giorgia – ops, forse l’imperatore Giorgia – a scontrarsi con il re di Mar-a-Lago, cosa che farebbe bene a tutti e la renderebbe più simpatica ai principi germani, alla gens delle Gallie e agli hispani nobilissimi. Mi convince!


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