Torino, piazza Carignano: 200 presenze oggi per la Pace
- La Porta di Vetro
- 22 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min

Duecento presenze di pace a Torino, ogni sabato, tradizionalmente dalle 11 alle 12, in piazza Carignano. Un'espressione di caparbietà e di riaffermazione di principi umanitari che appartiene a quella sfera di "coraggiosi" riconosciuta nel messaggio natalizio da Papa Leone XIV come ridicolizzata perché crede nella pace, e per questo accusata di favorire i nemici.
Da duecento sabati, il Coordinamento AGiTe non si sottrae dal portare una sfida verso chi manipola l'opinione pubblica per favorire una politica di armamenti ad oltranza, e portare il pensiero delle persone in un vicolo cieco, da cui si esce storditi e confusi per abbracciare la prospettiva che la guerra sia l'unica soluzione per battere i "nemici".
Appunto, i nemici, alibi per sottrarre risorse sociali ai cittadini, dalla sanità all'istruzione, per favorire spese militari demenziali, ingiustificate e irrazionali, che mirano soltanto a concentrare la ricchezza nelle mani di pochi.
Riflessioni per pochi intimi "ridicolizzati"? Digitate sul web questa semplice domanda di sei parole: Quante sono le guerre nel mondo? Ecco la risposta:
Non esiste un numero unico e definitivo, ma diverse fonti indicano che ci sono tra 50 e oltre 100 conflitti armati attivi nel mondo, con il Global Peace Index 2024 che ne segnala 56, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale, mentre altri dati parlano di circa 100 conflitti, alcuni classificati come guerre, altri come crisi violente. Questi conflitti variano in intensità e coinvolgono numerose regioni, dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Myanmar, causando milioni di sfollati e vittime.
Dati Chiave:
Global Peace Index (2024): 56 conflitti armati in corso.
Altre Stime (2024/2025): Dati variano, ma spesso superano i 100 conflitti se si includono crisi violente e conflitti interni.
Situazione Attuale: Il numero è elevato, paragonabile ai picchi post-Seconda Guerra Mondiale, come evidenziato da fonti come Asvis, Italia che cambia, Geopop, Oxfam Italia, YouTube e Instagram e Oxfam Italia.
Principali Aree di Crisi:
Oltre ai conflitti più noti (Ucraina, Gaza/Palestina), sono attive aree di crisi in Africa (Etiopia, Sudan, RDC, Sahel), Asia (Myanmar, Afghanistan) e America Latina (Haiti).
Perché il Numero Varia:
Le differenze dipendono dalla definizione di "guerra" (conflitti internazionali, guerre civili, crisi violente, insurrezioni) e dalla metodologia di monitoraggio, ma il dato comune è un aumento significativo delle situazioni di conflitto nel mondo.
Le istituzioni internazionali sono sempre più impotenti. A comandare sono i nuovi sceriffi. Donald Trump è uno di questi. Da inizio mandato presidenziale è all'inseguimento del Nobel per la Pace con l'uso della forza, con la politica delle cannoniere, in alcuni casi sono gesti di autentica pirateria, e dei missili scaricati su ogni angolo della Terra. Ma ciò che è grave e ingiustificato per un Capo di Stato è il lessico usato quotidianamente: offensivo e irridente per la vita umana, dietro cui nasconde l'avidità. Uno stile brutale che si riflette in qualunque contesto, sia esso sociale, militare e soprattutto economico, e si manifesta con la prepotenza. Il contrario di ciò che si attende da un uomo di pace.









































Commenti