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L'appuntamento di stasera: alla Consolata di Torino, dialogo sulla "speranza in carcere"

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Direttrice del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, subentrata nel maggio del 2023 a Cosima Buccoliero, Elena Lombardi Vallauri sarà stasera alle 21 l'intervistata di turno dei Dialoghi al Santuario della Consolata, nuova stagione di un collaudato incontro con la città, in collaborazione con il settimanale della Diocesi La Voce e Il Tempo, diretto da Alberto Riccadonna.

Elena Lombardi Vallauri, figura di grande esperienza e profonda conoscitrice dell'universo carcerario, è stata collaboratrice dell’ex direttore Pietro Buffa, oltre che al minorile Ferrante Aporti, poi ad Asti e infine ad Alessandria, dove era a capo di entrambi gli istituti penitenziari della città, il “Cantiello e Gaeta” e la casa di reclusione “San Michele“. Un'esperienza, quest'ultima, vissuta dal 2017 che ha attraversato anche l'emergenza Covid e segnato drammaticamente le carceri italiane.

Lo scorso anno a febbraio, audita dalla Commissione speciale Legalità e Diritti delle persone private della libertà personale, presieduta da consigliere comunale Luca Pidello, aveva evidenziato la situazione di sovraffollamento nel carcere delle Vallette - 1.500 persone, a fronte di una capienza teorica di 1.118, e una cronica penuria di agenti penitenziari - insieme con le numerose criticità per implicitamente riportano al titolo della serata: "C'è speranza anche in carcere".

Titolo che ci riporta a una serie di temi che proprio in quella lontana audizione la direttrice del carcere aveva virato in positivo: in primis, l'offerta del territorio di numerosi corsi scolastici, di formazione e di molte attività all'interno dell’istituto penitenziari.

"Una delle mie priorità - dichiarò in quella circostanza - è razionalizzare la destinazione delle risorse disponibili, in modo equo". Stasera sarà dunque anche l'occasione per una sorta di bilancio a due anni e mezzo dal suo insediamento.

All'epoca, Elena Lombardi Vallauri, fornì anche alcune cifre sul numero di educatori ed educatrici: 16 complessivamente, in attesa di altri due per completare la pianta organica, e un medico per ogni padiglione di giorno (di notte, due medici in tutta la struttura).

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