L'APPUNTAMENTO DI OGGI. Ore 17, Biblioteca Ginzburg: si viaggia nella Calabria di ieri con i colori di Luigi Sabatino
Aggiornamento: 27 mag 2024

Chi sia Luigi Sabatino pittore lo si scopre attraverso il libro scritto dal fratello Michele che vale come un doppio atto d'affetto: di sangue e verso la terra, la Calabria, disegnata in circa ottocento opere pittoriche.[1] Sono immagini di panorami, montagne, campagne, case coloniche, che Luigi Sabatino incornicia per dare una narrazione della regione e dei suoi abitanti. Ma non solo. Il libro rivela i quadri dell'artista che riportano a noi le storie di emigranti, la fatica dei contadini, il lavoro dei braccianti e dei piccoli artigiani, la vita del del suo paese, Girifalco, con le feste religiose, le usanze e i costumi dei popolani.
Il pennello e i colori della sua tavolozza sostano poi sulla sofferenza degli ospiti nel “Manicomio – La fabbrica dei pazzi” insediato in paese, ma anche sui tormenti del padre, soldato e poi operaio nelle miniere di carbone in Germania, lontano dalla sua famiglia per oltre tre anni e mezzo, rientrato a casa dopo la Liberazione di Berlino da parte dell’Armata Rossa.
Luigi, dopo la morte del padre, giovane emigrato a Torino e a Moncalieri, che diventeranno le sue amate nuove città; con la sua pittura va alla ricerca, senza mai dimenticare l’imprinting della sua terra di origine, di colori sempre più belli e luminosi per descrivere e dipingere questa nuova realtà; i suoi lavori spaziano così dall’emozione per i nuovi paesaggi all’attenzione per il mondo dei lavori, dalla transizione dal periodo della dittatura e dell’economia di guerra alla democrazia e allo sviluppo del nostro Paese.

In questo contesto, Luigi fissa sulla tela la sofferenza dei viaggi della speranza di gente di ogni colore, ma anche i momenti esaltanti della poesia, della scienza, dei grandi pensatori, di grandi politici, sindacalisti e imprenditori.
Il libro, si apre con un pensiero di don Luigi Ciotti, Presidente di “Libera” e con la presentazione di Edoardo Di Mauro, Vicedirettore dell’Accademia Albertina di Belle Arti e Presidente del Museo d’Arte Urbana di Torino. Il Proemio di Giovanni Firera, Presidente dell’Associazione culturale “Vitaliano Brancati” e del “Caffè Letterario Fiorio”, insieme con Il “Diario di bordo” di Michele Sabatino, offre poi al lettore scrupoloso una piccola bussola per una navigazione affascinante tra le pagine del libro.[2]
Note
[1] Michele Sabatino, Sentieri policromi della vita, Impremix Editore
[2] Presentazione alle 17 presso la Biblioteca civica Natalia Ginzburg, via Cesare Lombroso 16, Sala Mario Molinari.
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