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Israele: colpo di mano di Netanyahu, licenziato ministro della Difesa

Aggiornamento: 27 mar 2023


Guarda i video. Dopo una notte di proteste, è iniziata alla Knesset, il Parlamento israeliano, la discussione in Commissione Giustizia sulla preparazione della riforma giuridica. Grande attesa per il discorso alla nazione del Primo ministro Benjamin Netanyahu, mentre il Paese è scosso da manifestazioni e scioperi, prolungamento della protesta che ieri l'altro, per il dodicesimo sabato consecutivo, ha visto centinaia di migliaia di persone riversarsi nelle piazze e chiedere a gran voce la cancellazione della riforma giuridica.[1] E sono state proprio la dimensione e la continuità della protesta a creare la prima frattura all'interno del governo, con il ministro della Difesa Yoav Galant (nella foto a destra) che si è dissociato pubblicamente dal leader israeliano.






Posto dinanzi al bivio se difendere la sua riforma o condividere le preoccupazione del suo ministro e smorzare, indirettamente, le tensioni sempre più presenti nelle forze armate e tra i riservisti, Netanyahu ha optato per il licenziamento del primo. Galant è stato accusato di aver seminato il panico nel pubblico come se il Paese fosse in pericolo per via della riforma con l'aggravante di essere caduto nella propaganda islamista che ha alzato la testa di seguito alle manifestazioni e di seguito a delle dichiarazioni di qualche centinaia di riservisti che minacciano disobbedienza nell'IDF, nelle forze armate di Tel Aviv. Accuse che si sono sostanziate in un rapido licenziamento, perché "il Ministro della Difesa ha il compito di risolvere il problema della presunta disobbedienza e non quella di fermare un procedimento politico legale. Non ha risolto il primo e ha cercato di fare l'altro, ed è stato licenziato".




Di diverso avviso, la "piazza" che ha manifestato ieri a Gerusalemme davanti alla casa del Primo Ministro in via Aza, costringendo le forze di sicurezza a trasferire lui e la famiglia al Quartier Generale del Servizio Segreto Interno, lo Shin Bet (l'intelligence israeliana).

Intanto, è previsto l'annuncio in conferenza stampa del Presidente dell'Histadrut Haovdim (Unione dei Lavoratori) di uno sciopero generale che potrebbe bloccare il Paese e farlo precipitare in una crisi politica senza precedenti. Come prima risposta, il governo ha sospeso tutti i voli in partenza da Israele.




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