"Il panno nero", la storia di Armando Dupont e di un segreto scoperto per caso
Aggiornamento: 3 dic 2023
Domani, 4 dicembre, festa di Santa Barbara, Patrona dell'Arma di Artiglieria, il Teatro San Giuseppe in via Andrea 18 a Torino, presenterà alle 11 lo spettacolo "Il panno nero, storia di un fotografo ambulante”.[1] Il racconto è liberamente ispirato alla vita di Armando Dupont, fotografo ambulante negli anni ‘30 al parco del Valentino di Torino, incaricato dallo scultore Canonica di sorvegliare il cantiere di costruzione dell’Arco Monumentale all'Arma di Artiglieria dai vagabondi e malintenzionati. Il testo sarà completato dall’ascolto di canzoni dell’epoca e dalla proiezione di alcune fotografie inedite degli anni ’30.
Il monumento all’Arma dell’Artiglieria è posto vicino al ponte monumentale Umberto I°, al fondo di corso Cairoli. Opera dello scultore Pietro Canonica, nato a Moncalieri, fu inaugurato nel giorno del solstizio, il 15 giugno 1930, dal re Vittorio Emanuele III° nel decennale della Vittoria riportata nella prima Guerra Mondiale. E’ un monumento particolare, unico a Torino!
Come unica è la storia di una scoperta avvenuta durante i lavori di restauro a cavallo tra il 2004 e 2005. All’interno del monumento in un angolo buio, nascoste per quasi un secolo, sono state ritrovate decine di lastre fotografiche su vetro. Parzialmente rovinate, le lastre, realizzate da un fotografo ambulante, portavano impresse ancora chiare e nitide immagini in bianco e nero della vita quotidiana della Torino anni ’30. Una Torino laboriosa, culturalmente attiva, ancora inconsapevole dei drammi della guerra che da lì ad un decennio avrebbe portato tante pene e distruzioni.
Ma chi era l’autore delle fotografie, e per quale motivo le lastre si trovavano all’interno del monumento? Questo ritrovamento e le ricerche effettuate per comprendere chi fosse l’autore delle fotografie hanno suggerito a Leonardo Mastrippolito, autore del ritrovamento, la realizzazione del racconto “Il panno nero” liberamente ispirato alla vita di Armando Dupont, fotografo ambulante al parco del Valentino.[2]
Armando Dupont ci introduce così nuovamente al monumento, unico a Torino che già alla sua ideazione è stato illuminato da fari posti sotto l’arco. Un grande arco: sopraelevato su una piattaforma accessibile per mezzo di due gradinate opposte d’accesso, a pianta ottagonale e struttura in cemento armato, poi ricoperto da marmi. L’opera è arricchita sui lati esterni da quattro gruppi statuari di bronzo posti tra classiche colonne corinzie, dove sono rappresentate con realismo le quattro specialità dell’Arma di Artiglieria: Artiglieria da campagna, da montagna, da fortezza e i bombardieri del re. Un’abbondanza di motivi decorativi classici completano il monumento come i due grandi ovali in travertino con le allegorie dell’aria e del fuoco.
Al centro dell’arco è posta la statua di santa Barbara, patrona degli Artiglieri, che sostiene nella mano la palma del martirio, mentre all’interno delle due spalle del monumento sono poste le lapidi che ricordano gli Artiglieri medaglie d’oro al valor militare. Ma le curiosità non finiscono qui. Una particolarità è infatti emersa nell’ultimo restauro del monumento eseguito nel 2005: l’opera non è monocroma, come le statue di marmo o di bronzo degli altri monumenti torinesi, bensì è colorata. I colori sono ottenuti con le pietre che rivestono l’arco e sono quelli del tricolore: il rosso, il verde, il bianco della bandiera nazionale ottenuti con il porfido rosso, il marmo verde delle Alpi e bianco del travertino.
Note
[1] Lo spettacolo è organizzato dalla Sezione Provinciale di Torino della Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia nell’ambito del progetto “Patres Storia e Memoria”, dedicato ad attività innovative in favore dell’invecchiamento attivo, con il contributo della Regione Piemonte.
Voce narrante: Pier Paolo ULLIERS Cantanti: Marinella LOCANTORE, Marta UMANA, Kesia Cristina GEREMIAS Chitarra: Riccardo CHIARA Autore dei testi: Leonardo MASTRIPPOLITO. Regia: Pier Paolo ULLIERS e Leonardo MASTRIPPOLITO. Le informazioni sull’evento sono disponibili sul sito PATRES – Storia e memoria
[2] Il Fondo è costituito da alcune centinaia di negativi su lastra di vetro ortocromatiche nel formato 10x15 cm. Realizzati da Armando Dupont (Torino, 1891-1952), ritrovati nel 2004 in un locale di deposito posto all'interno del monumento all'Artigliere al Parco del Valentino.
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