top of page

Grazie presidente Meloni! Niente rivoluzione di venerdì: l'ultima fu quella fascista...

Aggiornamento: 3 ott

di Indiscreto controcorrente


ree

L'Uomo del Ponte annuncia sanzioni e reazioni. A differenza dell'Uomo del Monte non dice mai sì, meno che mai ai sindacati. Così la chiamata di Cgil e di USB allo sciopero per nobili fini è risultata indigesta al ministro dei trasporti e non soltanto a lui. Ne fa fede la rassegna dei titoli della stampa di centro destra che privilegia, secondo costume, la linea di galleggiamento sul nulla della caciara.

Del resto, il destino di Gaza, dove si continua a morire sotto le bombe israeliane, non è all'ordine del giorno del governo di Giorgia Meloni. La quale, dopo avere insegnato a vivere ai coraggiosi della Flotilla finiti deportati in Israele, ieri, 2 ottobre, non si è perduta la ghiotta occasione di mettere alla berlina i sindacati con una delle sue proverbiali battute ad effetto che la rendono unica nel salotto politico internazionale: "week end lungo e rivoluzione non stanno insieme". Insomma, una straordinaria manifestazione di sensibilità verso la passione civile di un Paese, certificata da chi lo governa.

Gli italiani ringraziano. Ma non soltanto per la sua sensibilità. L'ennesima lezione su come si deve essere ha contenuti salvifici, se non altro per lo scampato pericolo della rivoluzione. Almeno per oggi, venerdì 3 ottobre, giorno di sciopero. Infatti, l'unica rivoluzione, a memoria di italiano, fu quella fascista del non ancora cavaliere Benito Mussolini, e per le italiche sorti, tra olio di ricino, manganellate, omicidi, poi oppositori al confino, e poi ancora una guerra di aggressione a fianco dei nazisti, non si risolse nel migliore dei modi.

Dunque, ancora grazie presidente. Anche un sincero grazie per ricordare all'Italia che occorrerebbe stringersi uniti attorno al piano salvezza di Gaza, quello dell'immobiliarista Donald Trump che ha dato la procura di vendita di tutto ciò che sta sopra e soprattutto sotto a Gaza a Tony Blair, passato da Primo ministro del Regno Unito a brasseur d'affaires con giuliva disinvoltura.

Agli scioperanti di oggi, che non vanno in crociera e che l'astensione dal lavoro l'addebitano unicamente alla loro busta paga, rimane l'orgoglio di proseguire la protesta insieme con quella di altri europei e cittadini di ogni parte del mondo che non accettano di prostrarsi ai voleri dei prepotenti che da questo mondo attingono ricchezze e privilegi.

Commenti


L'associazione

Montagne

Approfondisci la 

nostra storia

#laportadivetro

Posts Archive

ISCRIVITI
ALLA
NEWSLETTER

Thanks for submitting!

Nel rispetto dell'obbligo di informativa per enti senza scopo di lucro e imprese, relativo ai contributi pubblici di valore complessivo pari o superiore a 10.000,00, l'Associazione la Porta di Vetro APS dichiara di avere ricevuto nell’anno 2024 dal Consiglio Regionale del Piemonte un'erogazione-contributo pari a 13mila euro per la realizzazione della Mostra Fotografica "Ivo Saglietti - Lo sguardo nomade", ospitata presso il Museo del Risorgimento.

© 2022 by La Porta di Vetro

Proudly created by Steeme Comunication snc

LOGO STEEME COMUNICATION.PNG
bottom of page