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Dilaga la rivolta anti-ayatollah nelle università dell'Iran


Università in subbuglio in Iran. Secondo fonti vicine al Consiglio nazionale della Resistenza iraniana, il clima di mobilitazione contro il regime degli ayatollah è pressoché totale nel Paese. Alla protesta avrebbero aderito gli studenti di 154 università che non hanno esitato ad esibire platealmente il loro dissenso contro il potere islamico, chiedendo a viva voce nei cortei e nelle assemblee l'uscita di scena del presidente Ebrahim Raisi e della guida Suprema dell'Iran Ali Khameini. In alcune università, oltre all'intervento delle forze di sicurezza, alla repressione avrebbero partecipato nuclei di pasdaran che si sono segnalati per l'uso di armi da fuoco contro gli studenti.


Scontri all'Università Sharif di Teheran

Il momento più critico si sarebbe registrato all'Università della Tecnologia Sharif di Teheran (immagini nel video in testa) teatro di violenti scontri tra studenti e poliziotti durante la notte. La situazione caotica e la necessità di tutelare gli studenti avrebbe indotto, riporta l'agenza filogovernativa iraniana Mehr, a sospendere le lezioni per riprenderle da lunedì soltanto on line.





In piazza anche i liceali contro il regime

Intanto, mentre si rafforza la contestazione anche degli studenti liceali che gridano "morte al dittatore, i mullah devono andarsene" e sul web corrono le immagini dei raduni di protesta alle università di Ishafan (nell'Iran centrale) e di Mashad (nord-est dell'Iran), il leader della rivoluzione islamica Ali Khamenei ha accusato "il regime statunitense e sionista" di complottare per eliminare il regime e alimentare la rivolta in Iran.




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