Immagini e suoni per non lasciare sole le voci di Gaza
- Marco Travaglini
- 15 ore fa
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L'iniziativa dell'Anpi sez. Eugenio Giambone di Torino
di Marco Travaglini

Martedì 28 ottobre, alle 17,30, il Polo del Novecento di Torino (palazzo San Celso, corso Valdocco 4/a) ospiterà il reading Non lasciamo sole le voci di Gaza – Sumud/Resistenza. L’iniziativa è promossa dalla sezione Anpi di Torino Centro Eusebio Giambone con l’adesione dell’Unione Culturale Franco Antonicelli e la Fondazione Gramsci. Le letture saranno curate dagli attori Andrea Gaia Bosio e Nicolò Boccalari, mentre verranno proiettate le foto di Paolo Siccardi. Un’accurata selezione di testi riproporrà il dramma di Gaza dove non c'è praticamente un solo edificio integro in tutta la Striscia.
Secondo l'Ocha (l'ufficio per gli Affari Umanitari dell'Onu), il 92% degli edifici residenziali e l'88% di quelli commerciali sono stati danneggiati o distrutti. Medesimo destino per l'89% della rete idrica e igienico-sanitaria. La quasi totalità degli istituti scolastici (92%) deve essere ricostruita. Per non parlare delle migliaia di morti, molti dei quali bambini. Un orrore senza fine che lascerà, in ogni caso, ferite terribili che difficilmente il tempo potrà rimarginare. Poesie e testimonianze dirette avranno lo scopo di non distogliere l’attenzione su quella realtà che ora sta vivendo una fragile e complicata fase dopo l’accordo di pace, iniziato con il cessate il fuoco, il parziale ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri.
Un accordo la cui applicazione è ancora molto vaga perché non stabilisce un percorso chiaro su cosa succederà adesso. I grandi temi restano irrisolti poiché non si è mai parlato con chiarezza di un futuro stato palestinese e del suo autogoverno mentre la condizione del disarmo totale di Hamas, inclusa nell’accordo di pace, non è mai stata accettata dal gruppo e non si è nemmeno deciso su come si procederà per la ricostruzione a Gaza e soprattutto chi si farà carico dei costi, che saranno enormi visto che i bombardamenti israeliani hanno praticamente raso al suolo ampie parti della Striscia.
L’iniziativa della sezione Anpi Eusebio Giambone si propone dunque di mantenere alta l’attenzione su quella drammatica realtà in linea con l’idea, mai abbandonata, della necessità di costruire una politica di pace e coesistenza basata sul concetto dei due popoli e dei due stati.
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