Detto in pochissime parole... In nome di un tunnel il Grande Pacificatore si accuccia a Putin
- Michele Ruggiero
- 1 giorno fa
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di Indiscreto controcorrente

Secondo il Financial Times (del 19 ottobre, lancio online delle 18:46), nell’incontro di venerdì 17 alla Casa Bianca «Donald Trump urged Volodymyr Zelenskyy to accept Russia’s terms for ending its war in a volatile White House meeting on Friday, warning that Vladimir Putin had said he would “destroy” Ukraine if it did not agree».[1]
Il virgolettato “destroyed” appare (ad oggi) solo nel pezzo del Financial Times, basato su fonti presenti alla riunione. Le dichiarazioni pubbliche di Trump o Zelensky non riportano quel preciso termine, ma il FT è fonte autorevole e certamente ha deciso di pubblicare quella parola tra virgolette per attribuirla al Grande Pacificatore.
Il contenuto sostanziale – pressione USA per un accordo con concessioni territoriali, no ai Tomahawk e “fermiamoci dove siamo” – è confermato da più fonti e quindi solido.
Quindi il Grande Negoziatore, dopo la telefonata di due ore con Putin si è preso paura? Teme che con l’aiuto di Elon Musk, con la sua The Boring Company, specializzata in tunnel, la lungamente immaginata galleria dalla Russia all’Alaska sia scavata a poco prezzo, meno di 8 miliardi di dollari, rispetto ai precedenti progetti con stime di oltre 65? Aiuto, arrivano i russi, avrà pensato, diamo un boccone allo Zar per farlo stare bravo.
P.S. In ogni caso, bene se la guerra cessa al più presto e tirare missili Tomahawk di qua e di là non sarebbe una grande idea.
Note
[1] Donald Trump ha esortato Volodymyr Zelensky ad accettare le condizioni della Russia per porre fine alla guerra durante un incontro burrascoso alla Casa Bianca venerdì, avvertendo che Vladimir Putin aveva detto che avrebbe “distrutto” l'Ucraina se non avesse accettato.