Alessandria calcio: presentata domanda per il Moccagatta
- Alberto Ballerino
- 1 giorno fa
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Aggiornamento: 8 ore fa
Boccata d'ossigeno per l'iscrizione al campionato Eccellenza
di Alberto Ballerino

Passo in avanti della FC Alessandria verso l’iscrizione in Eccellenza. Questa mattina la società, pochi minuti prima del termine della scadenza del bando, ha presentato in Comune la documentazione necessaria per ottenere la gestione del glorioso stadio Moccagatta. Soddisfatti tutti i requisiti richiesti: offerta economica, criteri di gestione (per una stagione, con proroga per una ulteriore, senza nuovo bando), legame con il territorio e progetto sportivo. Il canone era stato ribassato a 92.265 euro, più Iva e imposta del 2%, dopo che il primo avviso era andato deserto. Si tratta di un passaggio essenziale dal momento che per potersi iscrivere al campionato di Eccellenza è necessario indicare un campo omologato. Il passo è fondamentale anche per un possibile ingresso di nuovi investitori. Ora resta veramente da fare l’effettiva iscrizione all’Eccellenza, per la quale c’è tempo fino al prossimo lunedì, 14 luglio.
Il Moccagatta è vero simbolo per i grigi, che giocano in questo stadio addirittura dal 1929, quando la squadra alessandrina era in serie A ed era un avversario temibile per tutti. L’esordio avvenne il 6 ottobre con la Roma, battuta per 3-1. L’inaugurazione ufficiale si tenne il 28 ottobre, data all’epoca simbolica in quanto anniversario della marcia su Roma. In realtà, erano state giocate già cinque partite di calcio e una di rugby. Lo stadio si chiamava originariamente Littorio, l’attuale nome risale al Secondo dopoguerra e venne dato in onore di Giuseppe Moccagatta, presidente dei grigi e sindaco socialista della città nel 1946. Inizialmente la proprietà dello stadio non era del Comune, come dimostra la documentazione conservata nell’Archivio storico comunale. Apparteneva al Partito Fascista che aveva avuto dall’amministrazione municipale un mutuo di 350mila lire al 7% da estinguersi in 29 anni. La clausola prevedeva che se la rata non fosse stata corrisposta puntualmente alle scadenze annuali previste dalla quota di ammortamento, l’ente locale sarebbe diventato proprietario dello stadio. Il che avvenne già nel 1933, dal momento che, in realtà, non era stata mai versata una lira. A questo campo sono legate date memorabili del calcio alessandrino, dalla vittoria per 2-0 sul Grande Torino nel 1947 all’esordio di Gianni Rivera nel 1959. Un luogo ricco di storia, inscindibile da colori dell’Alessandria.
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