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Usa: proiezione di potenza nel Mediterraneo orientale

Aggiornamento: 17 ott 2023


di Michele Corrado*


Con l’imminente rappresaglia israeliana all’interno della Striscia di Gaza gli Stati Uniti, da sempre “paese amico” di Israele, si schiera con proprie Forze nel Mediterraneo orientale. Ciò avviene sia a scopo dimostrativo, che di supporto reale alle Forze Armate israeliane.[1]

Lo scopo dimostrativo ha un carattere di dissuasione nei confronti di chiunque pensi di approfittare della situazione creata da Hamas per sostenerla sul terreno, o per agire direttamente contro il territorio israeliano.

Il supporto è dato dalle capacità che tale dispositivo può esprimere a favore, nelle varie forme che andremo a vedere, per la protezione del territorio di Israele e dei suoi assetti.

Di nazioni che possano esprimere reali forze di proiezione in ogni parte del globo per svolgere qualsiasi tipo azione militare offensiva di tipo continuativo abbiamo solo gli Stati Uniti, e questa è anche un’ottima occasione per rammentarlo a tutti quegli “attori” che credono di poter essere al loro livello.

Dispiegare due portaerei (Eisenhower e Ford) e relativo naviglio di accompagnamento significa la possibilità di esprimere capacità militari consistenti in: aviazione imbarcata per azioni di combattimento e non solo in un’area specifica, in questo caso quella Medio orientale; fanterie di marina e forze speciali per condurre raid a terra di qualsiasi tipo; una costante e continua superiorità aerea nella regione che impedisce a qualsiasi “attore” di poter condurre azioni ostili di qualsiasi tipologia.

Avere due di questi dispositivi in uno spazio ristretto come il Teatro di operazioni Medio-orientale vuol dire avere la capacità, non solo di reprimere azioni militari considerate “avversarie”, ma se si vuole, di spegnere sul nascere qualunque intenzione si voglia in qualsiasi modo concretizzare.

Questa occasione può rivelarsi estremamente significativa anche per i Paesi amici ed alleati, ai quali si mostra cosa loro non sono più in grado di fare.

Nel contempo, rassicura Israele che comunque vadano le cose, per loro non possono che andare per il meglio (almeno in un’ottica israeliana). E se qualcuno non volesse comprendere la situazione e decidesse di esprimere azioni ostili contro Israele o le Forze americane sarebbe un’ottima occasione per rammentare la differenza fra slogan e manifestazioni di protesta e reali capacità di distruzione di un qualsiasi avversario. Non è consolatorio. Né propositivo per una visione pacifista, tout court o meno, e per la ricerca della via diplomatica (sempre da privilegiare), ma è la realtà militare odierna. Che non è nata (Nato) ieri.

Molti vorrebbero avere queste possibilità di pronto intervento, ma gli Stati Uniti, in una visione del mondo che può essere definita anche "imperialista" nell'accezione del termine, sono gli unici a possedere capacità di proiezione di Forze convenzionali e non, ad ogni latitudine.


* Col. in Ausiliaria Esercito Italiano


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