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Ultimatum alla Terra? No, soltanto al criminale Netanyahu

di Menandro


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La guerra di Gaza è finita. Stanotte sulla Striscia è atterrato un disco volante, identico, uguale anche nei minimi particolari, a quello che avevo già visto in un film degli anni Cinquanta Ultimatum alla Terra, diretto da Robert Wise, regista di vaglia nella Hollywood di quel periodo. Da quella navicella spaziale, proprio come nel film, è sceso un signore alto, dal profilo un po' segaligno, che in mezzo a morti e feriti, donne e uomini affamati e assetati, bambine e bambini sempre più incerti sulle loro reali probabilità di diventare adulti, ha invitato gli essere umani a vivere in pace, a smetterla di farsi la guerra.

A sorpresa, mentre aumentava la folla, migliaia di palestinesi cenciosi, derelitti, ultimi della Terra, che gli si stringeva attorno per capire dove volesse arrivare con il suo discorso, o forse anche per "difenderlo" dall'arrivo dei militari israeliani a bordo dei loro potenti carri armati Merkava, ha citato un nome che ha lo stesso sapore sgradevole di un chewing gum masticato a lungo: Benjamin Netanyahu. Lì per lì, la pronuncia non è stata ben compresa. Quell'uomo terrorizza come gli orchi delle fiabe e a Gaza lo si considera, non a torto, come lontanissimo parente della pace, inseguito com'è dall'accusa di crimini contro l'umanità e forte di un curriculum mortis che gli attribuisce decine e decine di migliaia di vittime e inappellabili ordini di distruzione, mentre in Patria si spera di processarlo per corruzione e falso.

Poi, però, quando dal disco volante è sceso anche una specie di robot, anche lui uguale come nel film, enorme, tutto d'acciaio, salvo una fessura (in plexiglass?) all'altezza degli occhi, la folla ha cominciato ad oscillare, a osannare l'essere arrivato dal cielo e a manifestare con grida di gioia. A quel punto, i soldati israeliani, soprattutto i carristi, hanno cominciato a guardarsi tra loro increduli. Che fare? Sparare come d'abitudine sulla folla, cioè "neutralizzare" il quotidiano centinaio di palestinesi, renderne un pari numero invalido e, magari, "dedicare" una scarica d'avvertimento al robot, verosimilmente il più pericoloso? Purtroppo per loro, non avevano fatto i conti con le doti extrasensoriali della creatura d'acciaio che, anticipando i loro pensieri, sempre proprio come nel film, ha indirizzato un raggio laser sui cannoni dei Merkava, che si sono sciolti come neve al sole. Danni solo ai mezzi, militari illesi, nel segno migliore dell'amicizia...

Dopodiché, è intervenuto l'extraterrestre (lo chiamo così per comodità) che si è limitato a poche, ma chiare parole: "Il messaggio è al signor Netanyahu affinché chiuda questo scontro impari. Ha avuto la sua personale vendetta, ma non può pensare che leggi dell'universo siano genuflesse come i potenti della Terra al suo volere. Dopo i carri armati, manderò in tilt anche i suoi droni, missili e bombardieri, tutto l'armamentario di morte con cui ha venduto al mondo la barzelletta di eliminare Hamas, mentre vuole solo liberarsi dei palestinesi e occupare la loro terra".

Da Tel Aviv, a stretto giro di posta, la risposta deve essere stata propositiva, se l'IDF, le forze armate israeliane, ha iniziato a ritirarsi e lungo la strada a raccogliere anche gli ultimi ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Tutto filava per il meglio, quando è entrata in campo una voce stridula: era quella del presidente Donald Trump che, secondo copione, faceva il bullo con qualcuno. Dal sembiante il destinatario delle contumelie è sembrato il presidente francese Emmanuel Macron, quello che se non prende almeno uno schiaffo al giorno, da terzi o dalla moglie, non si leva l'insicurezza di torno. E' stato in quel momento che si è accesa la luce e sono precipitato nella dura realtà. Il disco volante, il robot, il raggio che liquefa le armi, l'extraterrestre, l'ultimatum a Netanyahu, meno la sofferenza dei palestinesi, era tutto un sogno. Ma era così genuino, che non si può rinunciarvi. Chissà che prima o poi non si realizzi. Intanto, continuerò, spero, Netanyahu permettendo, a sognare.

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