SETTIMANA FINANZIARIA. Le feste portano nuova fiducia

a cura di Stefano E. Rossi 

Il Natale regala la fiducia agli italiani. L’Istat ha rilevato che a dicembre sono migliorati i relativi indici sia per le imprese (da 96,1 a 96,5) e ancor di più per le famiglie (da 95 a 96,6). E tutto questo in un quadro di incremento del Pil molto risicato. Infatti, si prevede che dalle prossime rilevazioni emergerà una crescita dell’economia nazionale che non si discosterà dal +0,1% o al massimo +0,2% trimestrale.

Il dato italiano è in controtendenza con la media europea, che scende da 52,8 a 51,9. Alla base del pessimismo ci sono la produzione in calo e il Pil dell’eurozona insoddisfacente (+0,3% trimestrale). Vedremo nei prossimi mesi quale tra i due sentimenti si dimostrerà il più realistico.

All'orizzonte la nuova Nvidia made in China?

La lettura dell’andamento dei mercati segue un copione già visto. In settimana stanno generalmente progredendo, in tutto il mondo, sospinti dai progressi dell’indice azionario di New York. Stavolta è la discesa dei tassi Usa, accompagnata da una riduzione dell’inflazione a fornire nuovi spunti. In quanto ad emulazione del comportamento delle borse statunitensi, si può dire che, nelle ultime settimane, la Cina non era vicina. Tutto questo fino a mercoledì 17, quando al mercato tecnologico di Shanghai debutta Metax Integrated Circuits. Passano pochi istanti dal tradizionale suono d’apertura con il gong e la borsa impazzisce. Nella prima giornata di quotazione, il titolo sale del +725%, cioè da 104,66 a 829,90 yuan. La società produce microprocessori grafici per l’intelligenza artificiale, per i giochi e la visualizzazione avanzata. Come altre imprese tecnologiche che stanno emergendo in estremo oriente, ha l’ambizione di diventare la nuova Nvidia cinese. Il suo fondatore e attuale presidente e amministratore delegato, Chen Weiliang, proviene da esperienze professionali in un altro colosso dell’elettronica americana, la AMD, Advanced Micro Devices. Il successo della sua nuova iniziativa in patria è in parte sospinto dalla geopolitica. La Cina, infatti, sta moltiplicando gli sforzi per costituire un ecosistema dei semiconduttori indipendente dagli Stati Uniti.

Piazza Affari: Natale scintillante per Fineco Bank  

Mentre il fronte azionario ci sta abituando a continue fibrillazioni, altrettanto non si può dire per quello delle commodities, cioè il mercato delle materie prime. Il petrolio greggio resta depresso e quota 56 dollari al barile. L’oro si mantiene sui livelli precedenti: 4.342 dollari l’oncia. Il dollaro è tuttora stabile a 1,17 sull’euro.

A Piazza Affari tutti i titoli bancari tirano la volata di fine anno. Chiuderanno il 2025 molto al di sopra delle iniziali aspettative. Sono le valutazioni degli analisti di rating a giustificarne i rialzi. Ancora una volta si distingue Banca MPS. Veleggia a gonfie vele, nonostante l’indagine della procura di Milano per azione di concerto (aggiotaggio) e i veleni collaterali, che si sono pure riversati sul governo per l’eccesso di proattività sugli equilibri del settore bancario. E anche se poteva apparire superfluo, in settimana il timoniere della banca di Siena incassa sul proprio operato la dichiarata, piena fiducia del ministro Giorgetti.

Un Natale coi fiocchi anche per Fineco Bank, uno tra i migliori titoli di questa settimana (+6,64%). Si è distinto per performance finanziarie molto solide, confermate dai dati sulla raccolta di novembre. In territorio negativo, invece, si trova Campari. Probabilmente, non è stata digerita la cessione dei marchi amaro Averna e mirto Zedda Piras alla Illva di Saronno per cento milioni di euro. Restano di proprietà una quarantina di altri brand, tra i quali Aperol. Ma agli speculatori il monopolio dello spritz parrebbe non far più gola.

Il Borsino della settimana – rassegna dei migliori e dei peggiori titoli del listino FTSE MIB.

I Tori: Banca MPS +9,42%, Bper Banca +6,65%,

Gli Orsi: Tenaris -5,65%, Campari -5,08%.

FTSE MIB: +2,86% (valore indice: 44.757)