Osservando i nostri tempi
- Domenico Cravero
- 2 giorni fa
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Aggiornamento: 1 giorno fa
Proviamo ad imparare a farci carico della vita, insieme
di Domenico Cravero

Come non leggere nel girovagare (fisico, mentale e virtuale) apparentemente senza meta dei ragazzi, nell’istantaneità con la quale vivono le loro sensazioni e ricercano nell’immediato una traccia di senso, l’indicazione di una svolta epocale profonda? Ciò che rende avvincente oggi la vita è la sovrabbondanza, l’eccedenza di possibilità che il progresso delle scienze, l’avanzamento delle tecnologie e il pluralismo del pensiero mettono a disposizione delle persone. Oggi tutto è dato al plurale in una profusione di offerte un tempo neppure immaginabile. La possibilità affascina e invita a partecipare dell’abbondanza.
La possibilità occupa, così, nel pensiero e nella mentalità di oggi un’importanza centrale, il posto che un tempo ricopriva il concetto di natura. Possibilità è ciò che ognuno potrà divenire mediante l’esercizio della sua libera scelta. Natura è tutto ciò che è dato come fisso e determinato. Il mondo appena lasciato aveva, così, il senso dell'autorità, intendeva l'insegnamento come trasmissione del vero e del giusto. Oggi la società è descritta come complessa: il suo modello è il supermercato (la profusione fino allo sperpero), la sua metafora il web (poter scegliere, passare da un'esperienza all'altra, non rimanere troppo a lungo nel medesimo luogo).
Il potere del marketing
Tutto pare sottoposto a un criterio commerciale generalizzato, come se valessero in ogni campo le regole del marketing. Ci si concentra sui beni, non sulla verità. Si è costretti a scegliere nella pluralità delle opzioni: ci si interroga sui vantaggi, ci si chiede ogni volta: "A che cosa serve?". La gente vuole scegliere e sperimentare. Non accetta nulla in modo passivo, non ripone una fiducia scontata nelle istituzioni, anche le più sacre. Al tempo stesso esige garanzie: che serva a qualcosa, che sia utile.
Il potere è dato all'uditorio: è il pubblico che giudica ciò che è buono e non la parola di una qualche autorità (salvo poi cadere succubi delle mode, delle suggestioni, delle dipendenze). L'enfasi è posta sulla scelta e sul confronto. Si chiede, si pretende, si valuta, si sceglie, si rimette tutto in discussione (conflitti in famiglia, a scuola, sul lavoro, ovunque).
La possibilità è intesa in senso concreto e immediato ma al tempo stesso vitale, perché dà gusto e piacere alla vita. Gli adolescenti vivono in un mondo di possibilità eccedenti: per loro ogni esperienza è reversibile, ogni occasione godibile; il corpo stesso è considerato “plastico”, oggetto manipolabile secondo il desiderio. Nel dominio delle neuroscienze, negli studi sull’intelligenza artificiale, la macchina, cioè il numerico, è diventata il modello d’interpretazione dell’umano. Oggi si pone esplicitamente e drammaticamente il problema del piano umano della realtà. La stessa esperienza del corpo non è più considerata la realtà costituiva ed essenziale dell’umano, ma solo uno dei possibili modi di trattarlo, una forma del suo presentarsi.
Scuola come parcheggio delle tensioni sociali
Anche la scuola sembra investita da problemi educativi gravi, come l’aumento dell’aggressività, la demotivazione allo studio, la poca voglia di crescere e di investire sul futuro, il difficile inserimento lavorativo. Sul versante delle droghe, la società sembra ormai arrendersi di fronte al dilagare dei comportamenti di abuso e delle nuove pratiche di consumo e di sballo. Non sa che cosa rispondere alla domanda crescente di modificazione artificiale degli stati mentali. L’allargamento della scolarità, l’innalzamento dell’obbligo della formazione hanno fatto della scuola un luogo destinato a essere il campo dentro il quale prendono forma e si rappresentano le tensioni e le conflittualità, che un tempo si ripartivano anche in altri ambienti.
In questa dispersione della mente e negligenza del corpo i giovani hanno bisogno innanzitutto di luoghi da abitare, spazi dove sperimentare l'essenziale per vivere: dare un significato a ogni gesto, mettersi al servizio gratuitamente, acquisire saggezza, imparare il rispetto e l’amore. La condivisione aiuta la maturazione dell’affettività. Nella condivisione della vita quotidiana cresce il desiderio di una qualità di vita più alta, aperta anche all’impegno sociale e politico. Imparare a farsi carico della vita, crescere nella capacità di gestione personale ed economica, maturare un sano rapporto di autonomia dalla famiglia di origine, sono tappe essenziali della maturazione umana che però presuppongono una reale esperienza di incontro e di vita concreta, insieme.
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