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Nuovi spiragli per la Lear di Grugliasco

Aggiornamento: 18 nov 2024


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La partita per dare un futuro alla Lear Corporation di Grugliasco (420 dipendenti) non è perduta. Anzi. In un comunicato congiunto al termine di una riunione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno affacciato la proposta della multinazionale americana che produce sedili e sistemi elettrici per autovetture, di reindustrializzazione per lo stabilimento di Grugliasco.[1] Infatti, i vertici della società hanno scartato la possibilità di trasferimento di altre produzioni nel Torinese, valutandole sia troppo dispendiose sia insufficienti a saturare lo stabilimento. Per altro l'attuale produzione, si legge nel comunicato sindacale, dovrebbe garantire lavoro solo per una quarantina di persone, insufficienti ad arrivare al 20% di produzione richiesto dalla tipologia di cassa integrazione adottata. Di conseguenza, Lear ha prefigurato un nuovo percorso che farebbe ricorso a strumenti di outplacement da un lato, mentre dall'altro vi sarebbe la volontà di esplorare la possibilità di una riconversione industriale.


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Consapevoli della gravità della situazione e delle dichiarazioni aziendali, i sindacati hanno chiesto alcune garanzie per proseguire il difficile confronto. In particolare, è stata avanzata la richiesta di un cronoprogramma da qui al 30 giugno sulla ipotesi di reindustrializzazione con verifiche periodiche in sede ministeriale. Inoltre, Fio-Fim e Uilm hanno chiesto alla Lear di assicurare l'utilizzo della cassa integrazione fino a fine anno e contestualmente di affrontare la possibilità di ulteriore ricorso ad ammortizzatori sociali per l’avvenire, di mantenere l'attuale produzione a Torino e, infine, di affiancare all’auspicato piano di reindustrializzazione un programma in cui coesistano outplacement e incentivi per le uscite volontarie almeno pari a quanto fatto in passato. Su quest'ultimo punto, i sindacati hanno chiesto Idi incentivare i trasferimenti ad altri siti del gruppo, di riassorbire parte dei lavoratori nei contigui enti centrali e di consentire ai lavoratori la possibilità di distacco presso altre aziende.

In sostanza, i sindacati hanno espresso una valutazione positiva della posizione Lear, che andrà verificata in concreto. "In ogni caso qualora non emergesse un acquirente credibile - hanno concluso nella loro nota i sindacati - si ribadisce la richiesta a Lear di farsi carico dello stabilimento di Grugliasco con soluzioni industriali proprie". Il prossimo incontro si terrà al Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 26 marzo



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