"Meloni, attenta a Cassiopea..."
di Libero Ciuffreda

"Il governo andrà avanti nella convinzione che il contrasto all'immigrazione irregolare che si avvantaggia dell'utilizzo strumentale delle richieste di asilo sia la strada da perseguire per combattere gli affari dei trafficanti senza scrupoli". E' quanto ribadito da fonti del ministero dell'Interno dopo la terza volta bocciatura della magistratura italiana, che non ha convalidato il trasferimento delle persone portate nel centro di Gjader in Albania, disponendone il rientro in Italia.
Il provvedimento ha scatenato nuovamente le polemiche e la protesta delle opposizioni, dal Movimento cinque stelle che con il suo leader Giuseppe Conte ha puntato l'indice sulla politica propagandistica varata da Giorgia Meloni sui migranti, al Pd che con la segretaria Schlein ha messo il bollino del fallimento sullo hotspot albanese costato un miliardo di euro. Per Nicola Fratoianni di Avs, la presidente del Consiglio gioca a fare la vittima per mettere sul banco degli imputati la magistratura. E sui giudici hanno tuonato in simultanea il capogruppo in Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri, secondo cui il provvedimento è l'ennesima dimostrazione del persistente boicottaggio della magistratura al governo, e il ministro Tommaso Foti, vicinissimo a Giorgia Meloni, letteralmente sconcertato della decisione dei giudici della Corte d’Appello di Roma". Sulla questione migranti, il commento di Libero Ciuffreda
La Corte d’appello di Roma non ha convalidato il trattenimento dei 43 migranti detenuti nel centro per richiedenti asilo voluto dal governo italiano a Gjader, in Albania e così sabato sera sono tornati in Italia, ove attenderanno la fine delle procedure relative alle loro richieste di asilo. Come accadde a ottobre e novembre scorso, i giudici hanno deciso di non convalidare il trattenimento e rinviato alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, chiedendole di esprimersi definitivamente sulla questione. La sentenza attesa entro una quindicina di giorni, dovrà stabilire quando un Paese potrà essere considerato omogeneamente sicuro, per tutte le persone che ci vivono. I giudici della Corte d’appello di Roma, ribadiscono che per la Costituzione italiana il diritto europeo ha la precedenza rispetto alle leggi italiane. Fonti del Ministero dell’Interno però annunciano che il Governo andrà avanti nella convinzione che il “Protocollo Italia – Albania”[1] rappresenti il modello da cui partire per contrastare l'immigrazione irregolare. Le immagini della nave Cassiopea impegnata per giorni in mezzo al mare per “accompagnare” in Albania una cinquantina di giovani migranti scampati dapprima alle violenze e torture in Libia o Tunisia e poi alle onde del mare, confrontate con le decine di imbarcazioni stracolme di disperati, in balia delle onde, stridono e indignano, perché ci fanno comprendere l’assurdità di questo accordo con l’Albania: costoso, disumano e inconcludente.
Cassiopea: nomen omen. Infatti, Cassiopea, prima ancora di essere ricordata come una costellazione, nella mitologia greca era la moglie vanitosa del re d’Etiopia Cefeo e madre di Andromeda. Per la sua arroganza e vanità Cassiopea giunse a dire che era la più bella di tutte le Ninfe del mare, caratteristiche che la portarono alla rovina, perché il dio del mare Poseidone fece devastare il suo regno e divorare i suoi abitanti. Giorgia Meloni, non è una regina e neppure la più bella sorella d’Italia, però alla supponenza politica ha aggiunto una buona dose di vittimismo. Caratteristiche che la rendono sempre più affine ad alcuni egolatri (Elon Musk e Donald Trump in primis), che scomodano addirittura il buon Dio dei nostri padri per giustificare nefandezze, ingiustizie e politiche dissennate.
Per tornare ai migranti che cercano di attraversare il Mar Mediterraneo centrale, forse è bene ricordare alla Meloni che nel 2024 sono arrivate a Lampedusa 41.943 persone. L’acuirsi del razzismo sistemico e della crisi socio-economica in Tunisia, la crisi climatica che genera un numero crescente di sfollati in aree come il Bangladesh, le guerre o situazioni socio- politiche critiche in paesi quali il Sudan, la Palestina, il Libano e la Libia, certamente non fermeranno coloro che si metteranno in cammino per vivere meglio. Questi eventi sono l’ennesimo indicatore dell’inefficacia delle politiche italiane ed europee, che spinte da obiettivi elettorali, non intendono affrontare realmente la questione migratoria nella sua complessità, che dovrebbero innanzitutto considerare i migranti regolari una grande opportunità di sviluppo culturale ed economico.
Note
[1] Protocollo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Consiglio dei Ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria.
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