Medio oriente e Usa: 40 mila uomini in una ventina di basi
- La Porta di Vetro
- 4 giorni fa
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Dalla violazione dello spazio aereo iraniano dei B-2 americani alle reazioni (verbali) del regime degli ayatollah, culminate nelle minacce di azioni contro le basi Usa in Medio oriente, i media internazionali hanno disegnato nelle ultime 24 ore la mappa con relativo numero della presenza militare a stelle e strisce nella regione.
Ad oggi, le forze armate al comando di Donald Trump impiegano circa 40.000 persone tra militari e civili, oltre a un rilevante numero di sistemi di difesa aerea, aerei da combattimento e una dozzina di navi da guerra, pari a poco più di un quarto rispetto a quello numero impegnato durante le guerre di occupazione in Iraq e Afghanistan, contava più di 160.000 soldati schierati, era stata rafforzata lo scorso anno dalle tensioni tra Israele e Iran e per rispondere ai continui attacchi degli Houthi yemeniti alle navi commerciali e militari nel Mar Rosso. Complessivamente, gli Stati Uniti mantengono in efficienza 19 base in Medio oriente, ma soltanto otto sono considerate permanenti, quelle in Arabia Saudita, Bahrain, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Giordania, Kuwait, Qatar e Siria, tutte sotto il Comando Centrale dell'Esercito degli Stati Uniti (CENTCOM).
Secondo quanto riportato da più quotidiani, l'istituto di ricerca indipendente Council on Foreign Relations, lo stesso centro di ricerca, che in un articolo ha avanzato dubbi sull'efficacia dell'Operazione Midnight Hammer, afferma che le forze armate statunitensi utilizzano grandi basi a Gibuti (Corno d'Africa) e in Turchia. In sostanza, gli Stati Uniti hanno ampliato la loro presenza nel 2024 in maniera direttamente proporzionale allo sviluppo della guerra portata da Israele nella Striscia di Gaza contro Hamas, in Libano contro Hezbollah in Yemeb contro gli Houthi e diversi gruppi militanti con sede in Iraq e Siria".[1] Movimenti che Council on Foreign Relations così descrive: "Nell'aprile 2024, aerei e navi da guerra statunitensi hanno intercettato decine di droni e missili lanciati contro Israele in un attacco diretto senza precedenti da parte dell'Iran. Nell'ottobre dello stesso anno, gli Stati Uniti annunciarono di aver inviato quattro squadroni aerei aggiuntivi nella regione. La mossa è arrivata mentre Israele ha iniziato un'incursione di terra contro Hezbollah in Libano, mentre l'Iran ha lanciato un'altra raffica di attacchi missilistici contro Israele. Secondo quanto riferito, le forze navali statunitensi hanno sparato una dozzina di intercettori contro i missili iraniani. Nel marzo 2025, secondo quanto riferito, anche i bombardieri stealth B-2 sono stati schierati dalla loro base di origine nel Missouri alla base congiunta di Stati Uniti e Regno Unito a Diego Garcia, un'isola che fa parte del territorio britannico dell'Oceano Indiano che si trova a portata di tiro del territorio degli Houthi e dell'Iran."
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