Le promesse mantenute della sindaca di Castiglione della Pescaia
- Vice
- 27 lug 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 27 lug 2024
di Vice

La notizia è modesta. Ma solo in apparenza, e non perché si sia entrati nel cuore della stagione balneare. In realtà, è qualcosa che riguarda tutti i cittadini a causa dei risvolti che investono la politica, il costume sociale, l'etica, la morale, l'educazione e il primato del bene pubblico su quello privato. Accade, infatti, che il Tar della Toscana ha dato ragione all'amministrazione comunale di Castiglione della Pescaia, che un portale definisce "la Svizzera della Maremma", a proposito di uno dei contenziosi diventati ormai antichi in questa Italia moderna e mercantile: l'accesso pubblico vietato alla spiaggia da una struttura privata tra le più note ed esclusive dell'incantevole comune maremmano. Un divieto messo in atto nel maggio del 2023, cancellando a colpi di cartelli una consuetudine in uso da oltre sessant’anni, come aveva scritto un quotidiano locale. Che aggiungeva, frugando nei ricordi dell'ex sindaco Dario Viti: "tutto ciò fu possibile grazie all’intuizione di un piccolo (di statura) ma grande (di intelletto) uomo venuto da Buriano, il sindaco di allora Otello Carraresi, che oggi si sta rivoltando nella tomba vedendo cosa sta accadendo al suo villaggio".[1]
Ora i giudici amministrativi sono stati espliciti, secondo quanto riportato dalle cronache: l’accesso allo stabilimento balneare non può essere riservato ai soli clienti, in quanto “strumentale a garantire la fruizione di un bene destinato all’uso pubblico”, come risulta chiaramente dalla stessa concessione demaniale marittima. Inoltre dalla permanenza del divieto, hanno sentenziato i giudici, non è dimostrato discendere alcun “danno grave e irreparabile, per diminuzione del livello qualitativo o, ancora, ad un aggravarsi della situazione di sicurezza della struttura".
Bene quel che finisce bene. Se non fosse che una domanda sorge spontanea, dopo aver fatto i complimenti alla sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi per la sua determinazione nel condurre una difficile, per quanto doverosa battaglia di principio e di valori: che cosa ha spinto il privato, per quanto potente, a ignorare, come si rileva indirettamente dalla stessa sentenza del Tar, l'obbligo insito proprio nella concessione, a "consentire il libero e gratuito accesso per il raggiungimento della battigia antistante l’area, e garantire la fruizione di un bene destinato all’uso pubblico”.
A ruota, segue anche un'altra domanda, forse la più inquietante, da cui sono peraltro discese le carte bollate: perché una società privata decide poi di ricorrere al Tar contro il provvedimento di diffida del Comune per la rimozione del divieto d'accesso, provvedimento da ultima spiaggia..., si è portati a immaginare, dopo una serie di incontri e discussioni per risolvere pacificamente la controversia? In proposito, sono illuminanti le dichiarazione della sindaca: "Abbiamo sempre cercato la via del dialogo e della collaborazione con i vertici [della società], così come facciamo con tutte le realtà economiche del nostro territorio, sostenendo il privato nello svolgere le proprie attività imprenditoriali, ma garantendo e tutelando allo stesso tempo il pubblico interesse, obiettivo primario di questa amministrazione. L’interesse privato non deve ledere in alcun modo il bene comune, questo ribadisce il Tar, sostenendo il lavoro svolto dai nostri uffici legale e demanio. La nostra amministrazione rimane, come sempre, a disposizione di tutti i cittadini, mettendo al primo posto il bene della comunità, di cui tutti, nessuno escluso, facciamo parte".
Rispetto delle regole, dunque e semplicemente. E non ci si deve stupire, almeno nel caso di Elena Nappi, insegnante di lettere (in aspettativa, si legge nel suo sito), perché l'aveva scritto nel suo programma elettorale: "Credo nelle persone e credo nei miei concittadini che ogni giorno mi danno entusiasmo condividendo le scelte fatte e spronandomi ad andare avanti. A ciascuno di loro e a tutti quelli che hanno il privilegio di vivere Castiglione della Pescaia prometto che il mio impegno non verrà meno, come la mia storia semplice dimostra". Elena Nappi ha mantenuto le sue promesse. Evidentemente, gli unici a non darle credito sono stati i suoi avversari, confidando nelle solite promesse di marinaio della politica. Che per una volta tanto ha stupito anche tutti noi.
Note
Otello Carraresi è stato sindaco dal 1953 al 1961 e facente funzioni dal 1977 al 1978
コメント